L’ambientazione è cupa. La tecnologia usata è futuristica. I Power Rangers sono più violenti di Punisher. C’è Dawson di Dawson’s Creek e c’è Katie Sachoff di Battlestar Galactica. Cosa volete di più? E’ on-line da qualche giorno questo sublime corto che mostra il lato violento di quei cretini in calzamaglia che tanto mi piacevano un bismilione di anni fa. Niente Megazord stavolta, ma solo della sana ultraviolenza che ci fa ben sperare. Era già successo con Mortal Kombat Rebirth, il corto indipendente di Kevin Tancharoen che per due anni ha dato vita a una web-serie francamente stupenda (poi finita da schifo), potrebbe riaccadere. Un fenomeno (quello dei corti bootleg) sempre più utilizzato dai registi indipendenti per proporre idee fresche e alternative alle major sempre più a secco di idee creative e che spesso e volentieri segnano l’inizio di qualcosa di unico. Come non riproporvi allora, sempre dallo stesso produttore Adi Shankar, anche Punisher: Dirty Laundry, con un Thomas Jane sempre nelle vesti del punitore e un Ron Perlman che…fa il Ron Perlman di sempre.