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Pozzuoli, fatti brillare ordigni bellici

Creato il 01 giugno 2014 da Makinsud

Nei giorni scorsi nel golfo di Pozzuoli è stato fatto esplodere in mare l’ordigno bellico trovato nei fondali tra Procida e Monte di Procida ed il boato, per la sua potenza, è stato registrato anche dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano. Duecento chili di tritolo che oltre al forte boato, hanno sollevato un muro d’acqua di oltre venti metri, mentre, a qualche chilometro di distanza è stato rinvenuto in acqua un arsenale militare abbandonato dopo l’8 Settembre 1943 dai tedeschi nazisti in fuga versi il Nord Italia.


pozzuoli

I palombari, appartenenti al nucleo sub antisminamento Sdai della Marina Militare, coordinati dal capo – operazione Giuseppe Pittalis, hanno provveduto a far brillare con tutte le sicurezze del caso la bomba risalente al 1943 e sganciata da un aereo statunitense, inabissatosi e rimanendo inesploso per circa settant’anni, dopo che venne rinvenuto da alcuni operai impegnati nei lavori del metanodotto Napoli – Procida, al largo dell’isolotto di San Martino.

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L’operazione di recupero si è svolta durante la mattina preceduta da una conferenza stampa nel corso della quale il responsabile relazioni esterne del Comando logistico Marina militare, Claudio Romano, insieme al capo-operazioni Giuseppe Pittalis e al comandante della capitaneria di Pozzuoli Andrea Pellegrino hanno illustrato le difficoltà delle operazioni di recupero.

La bomba prima è stata sollevata con l’utilizzo di palloni aerostatici, facendola arrivare a pelo d’acqua e poi è stata fatta brillare lontano dalle rotte abituali di navi e traghetti ed, inoltre, al fine di evitare interferenze ed il rischio di provocare l’esplosione dell’ordigno è stato effettuato il black out di tutti i gestori di telefoni cellulari.

Dopo tale operazione, a qualche chilometro di distanza sono stati scoperti altri ordigni inabissati nei fondali del golfo di Pozzuoli: due bombe da 55 chili di tritolo nei fondali al largo di Bacoli e un arsenale militare tedesco ad Arco Felice. Inoltre, nella spiaggia delle Monachelle un sub ha trovato bombe a mano, bombe da mortaio e proiettili risalenti alla seconda guerra mondiale ed un carico di tritolo perfettamente attivo. A tal proposito, gli inquirenti non escludono che tale arsenale potesse essere nelle disposizioni della camorra per compiere attentati intimidatori al fine di mantenere il controllo del territorio.


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