Come tutte le storie anche questa inizia con “c’era una volta”.
C’era una volta una society, era bella, anzi, era considerata la più bella di tutte. Quando le luci della città si spegnevano, lei si illuminava di vita propria, tanto era bella.
Un giorno lontano un ragazzo, bellino e curioso, intraprese la strada del successo, al tempo pensò “posso fare tutto, costruire tutto, ho una fantasia sfrenata, una pazienza innata…. Devo andare in India.” Il ragazzetto si recò in India e attratto dalla society che brillava di luce propria decise di affittare, occupare e colonizzare. La vita per lui era fantastica, lavoro, party, donne straniere e indiane che si buttavano ai suoi piedi, tutto brillava come la sua fantastica society.
Quando ormai lui e la society erano una cosa sola, quando era diventato forte e potente, decise finalmente di dividere il suo spazio (faticosamente conquistato) con una persona meravigliosa, non intelligentissima ma “full of” voglia di avventura.
I nostri piccoli eroi vivevano abbastanza felici, brillavano di luce propria e quando erano esausti brillavano della luce rubata alla society. Nulla li spaventava, nulla li disturbava perché nessuno poteva entrare nel loro piccolo mondo, nessuno poteva rubare il loro “brilluccichio”.
Come in tutte le storie, anche questa storia ha un seguito drammatico che mette a dura prova i nostri piccoli e brillanti eroi. Dovete sapere, cari lettori, che un giorno il ragazzo bellino e curioso decise di portare a casa un piccolo cucciolo perché la vita nella casa che brillava potesse continuare ad essere fantastica ed esaltante. Il ragazzo bellino decise di fare una sorpresa alla sua amata e fu così che arrivò un piccolo cucciolo di bestia. La vita non poteva essere più cliché di così: due piccoli bellissimi cuccioli d’uomo, un bellissimo cucciolo di bestia e una casa che brillava di luce propria. Purtroppo la calma per i vostri amatissimi protagonisti era destinata a finire, il terribile P.P era in agguato.
P.P è una persona che non brilla di luce propria ma la ruba agli altri, come ruba la serenità, la bellezza e la pace, restituendo rughe, tensione e ansia. Il nemico P.P decise di attaccare la graziosa famiglia nel modo più vile, mettendosi contro il piccolo cucciolo di bestia.
P.P iniziò una campagna a favore dell’isolamento del piccolo cucciolo di bestia, lo evitava, obbligava gli altri abitanti ad evitarlo e grazie ai suoi temibili urli il piccolo cucciolo di bestia veniva considerato come il più terribile dei nemici. Ma come reagiva il piccolo cucciolo di bestia a cotanto odio? Niente, lui amava P.P, infatti cercava sempre di avvicinarlo, di leccarlo con la sua saliva buona e di saltargli addosso in maniera amichevole, ma P.P non mollava la presa, lui lo odiava e aspettava solo il momento buono per sferrare il colpo finale. Colpo che arrivò presto.
Il piccolo cucciolo di bestia abituato ad una vita meravigliosa, incapace di odiare, abilissimo nell’arte del leccaggio e dell’amore incondizionato, iniziò a sviluppare una sorta di amore verso P.P, amore che i suoi bellissimi padroni cercavano di ostacolare in ogni modo. Un terribile giorno il piccolo cucciolo di bestia e la sua brillantissima padrona scesero in cortile, il prato era libero e illuminato di vita propria, quale migliore occasione per far correre il nostro amato cucciolo in totale libertà? La bellissima padroncina lo liberò e proprio in quel momento P.P sbucò da dietro una siepe… Il danno era già fatto.
Il piccolo cucciolo di bestia trasformò i suoi normali occhi neri nei temibili “occhi a cuore”, il suo piccolo cuoricino iniziò a palpitare e come una freccia si diresse verso P.P e iniziò a leccarlo tutto sussurrandogli parole d’amore. P.P non solo interpretò le parole d’amore come parole d’odio ma si mise ad urlare come un pazzo e, cari ed affezionatissimi lettori ve lo posso giurare, si mise quasi a piangere. Il misundertanding causò non poco scompiglio nella brillante society e P.P guardando con odio la brillante donna e il brillante cane decise di dichiarargli guerra.
Il piccolo cucciolo di bestia si sentì ferito dentro, umiliato e respinto da una delle poche persone che amava e stimava, si sentiva vuoto e dentro al suo grande cuoricione iniziò a covare un bisogno di vendetta. Il giorno successivo al fattacio il piccolo cucciolo di bestia fondò un suo piccolo comitato in cui si mostrava amorevole e giocherellone, buono e giusto, paziente ma duro. Il suo obbiettivo (sono certa l’avrete già capito) è quello di creare un piccolo esercito che grazie alle buone maniere riesca a far emigrare altrove il terribile P.P… lo sanno tutti che non si ragiona con un piccolo cucciolo di bestia con il cuoricione spezzato. Mi dispiace terribile P.P ma hai voluto iniziare una guerra che non puoi vincere, come l’altro nemico (il terribile Joghy) non hai scampo, ti abbiamo in pugno e vedrai la nostra vendetta sarà nello stile Signora Ammazzatutti, se fossi in te inizierei a rispettare le buone maniere.
Distinti saluti
Ragazza brillante che vive di luce propria.