In Mala Strana, davanti al Palazzo Liechtenstein che ora è sede del Conservatorio, l'attenzione viene catturata da ventisette cippi di metallo blu. Da lontano si possono scambiare per parchimetri molto originali ma sono in realtà un'installazione artistica.
Rappresentano i ventisette uomini, tre nobili sette cavalieri e 17 borghesi, giustiziati sulla piazza della Città Vecchia il 21 giugno 1621 perchè ritenuti i capi dell'insurrezione dei nobili protestanti cechi contro il potere dei cattolici Asburgo. Tra decapitazioni e impiccagioni l'esecuzione ad opera del boia della città era durata dalle 5 del mattino fino a sera, e le teste dei nobili erano poi state macabramente esposte per anni sulla torre orientale del Ponte Carlo. La collocazione dei cippi non è casuale, il palazzo infatti apparteneva a Carlo conte di Liechtenstein, il governatore che aveva ordinato l'esecuzione, la quale è anche ricordata da un'altra testimonianza proprio sul luogo dell'esecuzione, dove la pavimentazione in porfido grigio è solcata da ventisette croci bianche
Naturalmente neppure stavolta avevo mai sentito nominare l'autore, Karel Nepraš,
ma appena tornata a casa mi sono documentata. E ho scoperto che è stato un artista poliedrico, interessante e ricco di ironia, cosa che queste ventisette teste, una diversa dall'altra, testimoniano ampiamente
E se le ventisette teste non bastassero, una ulteriore conferma dell'ironia del Nostro si può trovare nel bizzarro monumento equestre che nel quartiere di Žižkov celebra lo scrittore Jaroslav Hašek, autore del romanzo antimilitarista e antiborghese Il buon soldato Svejk, che ho vergognosamente scoperto essere presente da chissà quanto tempo, intonso, nella mia libreria.