Da tempo che l'idea di visitare Praga mi stuzzicava. Non solo perché forse ero rimasta l'ultima ungherese su questa terra che non l'aveva ancora visitata (infatti, anche questa volta era piena di ungheresi), ma anche perché è un classico mettere a confronto la capitale ceca e quella ungherese. Sono le due mete turistiche più popolari dell'Europa dell'Est. Basta digitare su Google "Budapest vs Praga" e trovate un sacco di pagine che discutono questo confronto. C'è chi preferisce l'una, c'è chi preferisce l'altra. Ora finalmente posso dire la mia.
Praga è bellissima, e io ne sono rimasta folgorata! Come scrissi sull'altro blog (ormai 4 anni fa), secondo me certe città hanno l'anima. La senti nell'aria, già nell'avvicinarti a queste città. Praga è decisamente tra queste. Ho sentito la sua anima già nella periferia, appena entrati in città. Non c'era bisogno di Ponte Carlo o Piazza Venceslao. Praga per me è stata una sorpresa, perché mi aspettavo una città vetrina, ormai completamente occidentalizzata. Niente di più sbagliato. E' una città vivissima, piena di storia. Sarà forse dovuta alla mia consapevolezza della storia dell'Europa dell'Est, ma Praga aveva proprio l'atmosfera di una città dal passato sofferto, dalla libertà combattuta. Si percepisce molto anche il passato socialista.
Insomma, mi sono subito sentita a casa! Siamo capitati in un albergo in pieno stile szocreál (come si dice in ungherese), cioè di realismo socialista, in cui il signore della reception, sulla sessantina, vestito come se fossimo ancora negli anni Ottanta (occhiali compresi), quando ha visto il mio passaporto ungherese, ha iniziato a parlarmi nella mia lingua! Allora... non mi capita spesso sentire degli stranieri parlare in ungherese, anzi, è un evento alquanto eccezionale. E lo parlava davvero decentemente. Con forte accento, ma con una buona proprietà di linguaggio, e forse non con le parole più giuste, ma è riuscito a spiegarmi tutto quello che voleva. Mi ha detto che in epoca socialista andava sempre in vacanza a Siófok, al lago Balaton in Ungheria (sarebbe da scrivere un post a parte sulle vacanze all'interno del blocco sovietico...). Tanto di cappello se è riuscito a imparare l'ungherese semplicemente andandoci in vacanza! Nell'albergo in questione in camera c'era l'immancabile moquette, arredamento di stile szocreál anni Ottanta e dei tappeti uguali a come ce l'aveva mia nonna fino a dieci anni fa. (Ma vendevano un solo tipo di tappeto in tutto il blocco sovietico?!?) Che strana sensazione che era... Ero a casa e non ero a casa. Mi sembrava tutto così familiare, ma allo stesso tempo parlavano una lingua che non c'entra niente con la mia. Mai sentito così forte il legame con gli altri paesi dell'Europa centro-orientale (ho il sospetto che avrei la stessa sensazione in Polonia, se è possibile ancora più forte).
Che dire del confronto Praga-Budapest? Ascoltando le persone che hanno visitato tutte e due, e curiosando un po' sui forum su internet, vedo che la scelta è molto soggettiva. Non c'è una più bella o più interessante in assoluto. Dipende un po' da cosa cerchi e da cosa ti capita. In generale ho notato che gli americani preferiscono Praga, dicendo che è più bella, mentre i giovani italiani preferiscono Budapest quando si tratta di andare a divertirsi e vivere la città di notte. Come sapete, io di Budapest sono innamorata, e sono di parte. Per me il Danubio e il panorama che offre sulla città è assolutamente magico che mi ha sempre affascinato ed emozionato. A Budapest in più c'è il mio popolo che parla la mia lingua. In generale credo Budapest e Praga offrino la stessa ricchezza di storia e di monumenti e abbiano lo stesso fascino. Quello che a Budapest non si può più trovare, è il centro medievale che a Praga invece fortunatamente è sopravvissuto alla seconda guerra mondiale. Per il resto in molte parti della città mi sembrava di essere a Budapest.