Continuo a fotografare i tramonti, i cieli qui mi sembrano sempre più belli,
chissà se è un'impressione o se sono davvero diversi
Le giornate scorrono lente tra piccoli fallimenti - serate internazionali in cui ognuno parla coi suoi connazionali, in un pub inglese che col Giappone e quello che cerco io qui ha pochissimo a che fare - e piccole gioie. In un localino delizioso a pochi passi dal santuario Kitano Tenman-gū, ho incontrato una compagna dell'università qui per studio, come me, che ha cucinato un pranzo italiano delizioso. Per la prima volta da quando sono qui ho mangiato a sazietà, ho divorato avidamente la pasta al ragù, gustato soddisfatta la torta alla crema e pinoli, e chiacchierato tanto. Il Café Frosch è un angolo del mondo in cui rane di ogni forma e materiale ti circondano da ogni parte, e i dinosauri-origami creati da un bambino bellissimo, metà giapponese e metà tedesco, dominano il mondo. E poi sì, c'era anche la bruschetta fatta con un pomodoro buonissimo.
Lanterne del santuario Kitano Tenman-gū
Per oggi è tutto, è tardi, e domani forse avrò parecchio da camminare.