e mi scivoli sul cuore
come un canto mai smesso,
come un pensiero
che si fa poesia.
Vivi nell’attimo
e già sei eco muta
che nel buio si perde,
a graffiare l’animo
che il respiro smorza
e s’alimenta d’attese.
Ritorni,
eco di gioventù
e illusioni ridesti,
fatui fantasmi
a inseguire i sensi,
cavalli indomiti
nelle praterie dell’anima.
Ascolto galoppare
i battiti,
e appagati alfine,
placarsi li sento
nel silenzio
di vissute malinconie.