Prato verde naturale
Manutenzione prato verde
Migliorare intensità prato verde
Scarificatura
Detriti, germogli, foglie secche, residui dei tagli, errori di concimazione e irrigazione, formano sul prato verde una sorta di copertura che ne danneggia l’uniformità e la resa estetica: il feltro. Se si tiene alla salute e alla lunga durata del proprio prato verde, il feltro va completamente rimosso dal manto erboso. L’operazione che consente di eliminare questo “manto” infestante, dal prato, è la scarificatura. Si tratta di un procedimento di rimozione del feltro che avviene usando un rastrello a ventaglio. Il rastrello va mosso perpendicolarmente, cioè incrociando i movimenti dell’attrezzo. Dopo aver asportato il feltro, bisogna aggiungere al prato della sabbia. La scarificatura non va effettuata se il prato verde è infestato dal muschio perché la raschiatura finirebbe per agevolarne la diffusione. Il muschio, al pari delle altre erbe infestanti, va eliminato tagliando il prato ad almeno tre centimetri, preferibilmente a primavera o nel tardo autunno. Nel caso il prato sia di notevoli dimensioni, la rimozione del feltro può essere effettuata con un rastrello meccanico.
Trasemina
La trasemina è un’operazione colturale che mira a rimpinguare aree mancanti del prato verde. Accade spesso che a causa di estati molto torride o di scorretta rimozione manuale delle infestanti, il prato verde presenti dei diradamenti, delle buche o delle parti mancanti che vanno adeguatamente riseminate in modo da ridare uniformità al tappeto erboso. La trasemina va effettuata con gli stessi semi usati per la prima messa a dimora del prato. Prima di procedere alla distribuzione dei semi si deve procedere al taglio dell’erba e al rastrellamento della parte superficiale del terreno. A semina avvenuta, il terreno va cosparso con una miscela composta da terriccio, concime e sabbia. La crescita dell’erba nuova va favorita da una corretta irrigazione.
Irrigazione
Un prato verde uniforme ed intenso si ottiene, come detto al paragrafo precedente, praticando anche una corretta irrigazione. Irrigare il prato correttamente vuol dire non fornirgli acqua in eccesso e nemmeno in difetto. Il prato naturale, per mantenersi sano ed uniforme nella distribuzione e nel colore, va innaffiato solo tenendo conto delle sue effettive necessità, che sono legate alla stagione e alle condizioni climatiche del’area in cui sorge. La necessità di irrigazione del prato verde aumenta nel periodo estivo, quando la scarsità di pioggia e il calore sottraggono molta acqua all’apparato radicale delle piante che compongono il tappeto erboso. Molti, però, commettono un errore molto comune, nell’irrigazione del prato verde: lo fanno spesso, ma in maniera superficiale. Il prato verde va, invece, irrigato in profondità e non bagnando la superficie dell’erba. Il getto di irrigazione va indirizzato verso la parte bassa e più profonda del manto erboso, dove insistono le radici. Sono, infatti, queste che utilizzano l’acqua per mantenere sana e vigorosa l’erba. Il momento migliore per irrigare il prato verde è quando l’erba cambia colore mutandolo in grigio, oppure quando le foglie si seccano o iniziano a non sollevarsi.
Concimazione
L’uniformità del colore di un prato erboso viene garantita anche da un’adeguata concimazione del terreno. Per concimare il terreno che dovrà ospitare il prato verde bisogna anzitutto conoscere le specifiche caratteristiche del suolo. Questo può essere acido, basico, trattenere eccessiva umidità o non trattenerla affatto. Per rendere il terreno idoneo alla semina del prato verde, bisogna dunque migliorarlo attraverso concimi con effetto ammendante o correttivo, cioè con miscele di sostanze organiche o chimiche che possono riequilibrare le proprietà chimici fisiche del suolo in modo da renderlo idoneo ad ospitare un prato folto, uniforme e con un verde luminoso ed intenso. I concimi e fertilizzanti per prato vengono venduti nelle aziende che commercializzano prodotti per l’agricoltura e il giardinaggio. La concimazione ideale del prato verde comprende i fertilizzanti per il suolo e quelli per il prato. I primi sono detti “attivatori” del terreno e permettono di creare una superficie ben drenata e in grado di consentire l’assorbimento di acqua da parte delle radici delle piante che compongono il prato. Gli attivatori vanno applicati sul terreno in primavera e in autunno, mentre i concimi per la nutrizione del prato vanno distribuiti tre volte l’anno, e precisamente a primavera, in estate e in autunno. Se il prato ha un aspetto sano e rigoglioso, i fertilizzanti che attivano il suolo possono essere applicati una volta l’anno, o a primavera o in autunno. La dose di fertilizzante per il miglioramento del suolo è di cento, duecento grammi ogni metro quadro, mentre quella per la concimazione del prato è di cinquanta grammi ogni metro quadro.
Tagli
Anche i tagli consentono di avere un prato verde dall’ottima resa estetica. I tagli vanno effettuati spesso, in modo da favorire il rinfoltimento del manto erboso. Il primo taglio, cioè quello che segue la semina delle nuove piantine, va fatto a un’altezza di otto, massimo dodici centimetri dal suolo, facendo attenzione a non trascinare via anche le erbe che non sono ancora fisse nel terreno. I tagli successivi non dovranno mai superare i sei centimetri dal suolo, perché l’erba non deve essere tagliata oltre un terzo della sua lunghezza. In estate, l’altezza dell’erba dopo il taglio deve essere di almeno un palmo. Per ottenere un prato rigoglioso ed uniforme è consigliabile tagliarlo con lame ben affilate.