Chissà cosa direbbe la Dea Flora (dea romana e italica della fioritura dei cereali, dei vigneti e degli alberi da frutto) delle verdi sculture di Patrick Blanc.
Per tutti coloro che vorrebbero un prato verde davanti a casa, ma abitano in un palazzo in centro città, il botanico francese ha qualche consiglio da dare.
Patrick Blanc, botanico francese, è innamorato delle piante sin da bambino. Ha studiato tutti i tipi di fiori e di erbe, giungendo alla conclusione che per far crescere una pianta non bisogna necessariamente avere la terra.
Sin dalle prime lezioni di scienze alla scuola elementare le maestre ci hanno sempre insegnato che l’acqua, il sole e la terra sono fondamentali per far crescere una pianta. Ma i giardini in verticale sono la prova che non è sempre così.
Passeggiando sulla sponda sinistra della Senna, a Parigi, troviamo il Musée du quai Branly; un museo etnologico progettato dall’architetto francese Jean Nouvel.
“Quello della terra è un mito sopravvalutato. Molte piante non ne hanno bisogno. Sono capaci di piantare le loro radici nel feltro di poliammide e viverci, purché ricevano ogni giorno 5 litri d’acqua per metro quadrato”. Così spiega l’artista alla rivista Geo.
Patrick Blanc non è l’unico ad utilizzare il giardino in verticale. Spostandoci in Spagna, precisamente a Madrid, possiamo osservare un’altra opera d’arte
Quest’opera d’arte vivente è stata realizzata dagli architetti svizzeri Herzog & de Meuron. L’opera è stata realizzata con un tappeto di piante (600 metri quadrati) che copre sei piani, un manto tessuto con migliaia di minuscoli cespuglietti e arbusti di 300 diverse specie.