(Predators)
Regia di Nimród Antal
con Adrien Brody (Royce), Topher Grace (Edwin), Alice Braga (Isabelle), Walton Goggins (Walter), Oleg Taktarov (Nikolai), Louis Ozawa Changchien (Hanzo), Mahershalalhashbaz Ali (Mombasa), Danny Trejo (Cuchillo), Laurence Fishburne (Roland Noland).
PAESE: USA 1990
GENERE: Horror
DURATA: 101′
Un gruppo composto da soldati e mercenari che non si conoscono si ritrova catapultato in una giungla ostile. Come sono arrivati fin lì? Chi ce li ha messi? E, soprattutto, perché la giungla è popolata da misteriose, ferocissime creature non umane?
Terzo capitolo della saga, 20 anni dopo il secondo e 23 dopo il primo con Schwarzenegger, diventato (meritatamente) un vero e proprio cult. L’ungherese Antal, sponsorizzato da Robert Rodriguez, centra il bersaglio restando in equilibrio tra tradizione e novità: a una prima parte che pare un remake del capostipite, se ne contrappone una – decisamente più riuscita – in cui la vicenda assume contorni inquietanti e più profondi. E così il titolo, PredatorS (per la prima volta al plurale), non fa riferimento soltanto alle due diverse razze aliene, ma anche al fatto che è l’uomo, con le sue armi e il suo totale disprezzo della vita umana, il predatore più pericoloso. Perfetto a livello visivo, carico di suspense e angoscia, il film ha ritmo, inventiva, e ben più d’una trovata azzeccata in sede di sceneggiatura (di Alex Litvak e Michael Finch). L’unico vero suo punto debole, forse, è un Brody impegnato ma poco credibile come mercenario arrogante e senza pietà. Un bel film di genere come non se ne fanno più, atroce e pessimista, cupo e sconsolato; e infatti pare uscito dagli anni ’80. Inutile il cameo di Fishburne, ma memorabile il passo in cui canticchia La cavalcata delle Valchirie citando Apocalypse Now (il suo primo film). Da vedere.