Ora di punta all'ufficio centrale delle Poste, un sacco di gente in attesa.
- Signora, permettete una preghiera...
Mi giro e lo vedo: un omino piccolo, magro, molto anziano, ma curatissimo: i capelli evidentemente tinti, ma tinti bene di biondo, lisci sulla testa e a riccioletto sul collo, una polo di seta grezza color sabbia, un paio di pantaloni di classe chiari estivi, le scarpe bicolori marroncino e sabbia. Se avesse la paglietta e il bastoncino sembrerebbe uscito da una foto dei primi del 900.
- Prego, dica pure- gli rispondo
- Mai per comando, ma non capisco come funziona qua la macchinetta coi numeri, ci stanno tanti tasti... per carità preghiera sempre, eh! ... ma potete indicarmi che numero devo prendere?
- Ma certo: guardi, se ha il conto corrente postale prenda questo altrimenti quest'altro.
-E, mai per comando preghiera sempre, uno poi come capisce da quale cassiere deve andare?
- Guardi, c'è il pannello luminoso coi numeri, laggiù, vede? I primi corrispondono al suo numero progressivo, l'ultimo è il numero della cassa dove deve andare.
- Grazie, pregiatissima signora, obbligato, troppo gentile veramente!
Un po' imbarazzata da questo suo linguaggio così arcaico e forbito, bofonchio un 'prego' a mezza bocca e abbasso lo sguardo. Sento però dietro di me il rumore della macchinetta che distribuisce numeri: il gentiluomo ha preso il suo ticket. Mi guarda con un sorriso angelico, poi si allontana dalla macchinetta a piccoli passetti.
Si andrà a sedere, penso tra me. E invece no: il signore va alle casse; minuto, anziano, elegante della sua eleganza fuori tempo, piccoletto così che solo la testa esce al di sopra del bancone, fa una tenerezza infinita.
- Don Aure', n'ata vota mò?
E' la voce del cassiere, che si rivolge al signore notevolmente alterato.
- Ma scusate- quasi implora la voce dell'omino- mai per comando preghiera sempre, ma io non lo so quando tocca a me, ero venuto solo per chiedervi...
Accidenti, forse avrei fatto meglio a chiedergli se aveva bisogno di altre informazioni... forse non sa leggere... ma che cassiere scorbutico e maleducato! Con un nonnino così tenero...
Non faccio in tempo a intenerirmi oltre che il cassiere, ancora più inalberato, ribatte:
- Donn'Aurè, sta canzone della preghiera sempre nun funziona cchiù! Qua tutte 'e vòte che venite, c'a scusa che nun comandate mai ma pregate sempre, voliti passà annanzi a tutti quanti, e a 'gente se 'ncazza e s'a piglia co' nui cassieri! I numeri 'e sapiti leggere, ci stanno 40 perzune prim'e vui, mettitivi assettato ca stavota nun v'a faccio bbona!
E rivolto agli altri cassieri:
- Colleghi controllate i numeri, prima ca succede n'ata ammuina come tutt'e vvote che vene 'onn'Aurelio e fa 'o furbo. Ma mai pé comando, preghiera sempre!
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