Si distende la notte
su cauguli di respiri ,
mentre sibili di pensiero
l’attraversano.
Languono i desideri
su intrichi di sogni
elusi
come di rami secchi,
sulle grate dell’anima
prigioniera,
come di mani inutilmente
aggrappate.
Sfumano i palpiti
lungo orizzonti
lontani.
E con la mente
intreccio strade,
intercetto vite,
ma metto un punto
fermo:
non torno in dietro.
Mi addentro,
come chi cerca,
mi appresto,
come per tutto ciò
che comincia
prima che la clessidra
si capovolga ancora.
No, non conto i granelli
che mi restano,
ma getto uno sguardo
d’insieme.
Chè mi sia di monito
e da sprono.
Mi cingono dubbi e incertezze,
ma non mi abbandono.
Giungerà ,domani,
un nuovo sole,
nessun desiderio mi
scompiglierà i capelli,
ma ugualmente
mi accarezzerà un riverbero
di luce
che passeggerà tra le ciglia .
Preludio di aurore,
tra la soglia dell’anima
e il cuore.
Anna.
Ciò che è compiuto dà inizio a tutto ciò che ci attende.
Nel mio caso la vita, ora che un altro anno è passato.