Premiato chi bestemia in tv
Creato il 10 gennaio 2011 da Gheza1978
Bestemmie al Grande Fratello, in tv. Un concorrente sarà squalificato. Fissando un paletto nel terreno dell’assurdità, è stato pure richiamato un ragazzo che nella passata edizione era stato squalificato proprio per bestemmie.
Avevano già concimato il terreno è successo, se ho capito bene, tre o quattro volte in prima serata.Regolamento: chi bestemmia viene perdonato, se l’ha fatto involontariamente. E infatti si bestemmia. “Ma non l’ha fatto apposta”.Tutto perdonato. Tra gli applausi dell’addomesticato pubblico in studio. Senza il minimo rispetto per i tanti che, credenti e non, ritengono inaccettabile che una bestemmia pronunciata in tv (un anno fa come ieri) venga perdonata, abbattendo così un’altra frontiera del buongusto e dell’educazione (finora chi bestemmiava in video veniva cacciato). Con la televisione che, al solito, si autogiudica e si autoassolve (con la finta complicità del televoto).
I ragazzi girano per casa in mutande o quasi, le ragazze sono la versione scollacciata delle ballerine di fila d’avanspettacolo. Stanchi di non essere stanchi, stanno a mollo in piscina o in sauna a tempo indeterminato per poi buttarsi come balle di cotone sui divani, aspettando che qualcuno cucini per tutti. Litigano a tavola, litigano per non lavare i piatti, si odiano dall’inizio per paura dei ladri di visibilità. Devono farsi notare a tutti i costi. A costo di fare sesso, di condirlo con parole come «ti amo», stridenti con il contesto. Tutto è possibile purtroppo: lo scandalo fa salire l’ascolto. La volgarità anche. Aveva ragione Karl Raiumund Popper: se al pubblico dai marmellata, il pubblico alla marmellata si abitua. Se al pubblico dai fave, il pubblico alle fave si abitua. E oramai gli spettatori si stupiscono, ahimé, solo quando non viene offerto loro l’agognata spazzatura
Bisognerebbe sospendere il Grande Fratello e boicottarlo rendendo note le continue offese alla dignità e all’intelligenza dei telespettatori». Vincendo la serata con 5.606.000 spettatori, share del 25%, il programma ha coinvolto soprattutto i giovani: con una costante lezione di violenza verbale e gestuale, di sguaiataggine e grossolanità in costante ascesa.
«Ci sono regole morali che non possono esser sacrificate alle regole dell’audience»
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