Premio Acharif Al Idrissi a Palermo: candidatura ad Andrè Azoulay, Consigliere del re Mohammed VI.

Creato il 12 aprile 2011 da Paolo

aprile 12, 2011 By Paolo

Andrè Azoulay, Consigliere del Re Mohammed VI del Marocco (nato ad Essaouira e di religione ebraica), fine intellettuale e politologo, presidente della Fondazione Anna Lindth per le  tre culture, figura tra le personalità nominate lunedi’ a Palermo per il Premio Internazionale ”Acharif Al Idrissi”. Istituito nel maggio 2010 dalla regione Sicilia, questo premio è destinato a ricompensare annualmente due imminenti personalità della riva nord e della riva sud del Mediterraneo, che si sono distinti per le “loro azioni in favore del dialogo e della cooperazione euro-mediterranea”. Questo premio, dal nome dell’illustre geografo marocchino Acharif Al Idrissi, che nel 1138 condusse una spedizione con destinazione di Palermo, sarà attribuito il 14 maggio prossimo nel capoluogo siciliano, a margine della seconda edizione dell’avvenimento “Uniti per il Mediterraneo”. Oltre ad Azoulay, le altre personalità candidate sono, per la riva sud, M. Naguib Onsi Sawiris, presidente esecutivo dell’Orascom Telecom Holding e della Weather Investments, la signora Sana Ber Achour, presidente dell’Associazione delle Donne Democratiche  Tunisine e, per la riva nord, M. Michel Vauzelle, presidente della regione Provence-Alpes Côte d’Azur. Queste candidature sono state annunciate lunedi’ sera nell’ambito di una riunione d’ufficio presieduta da Raffaele Lombardo, presidente della regione Sicilia. Questo ufficio è composto dalla signora Aziza Bennani, ambasciatore del Marocco all’Unesco (vice-presidente) e da Roberto Lagalla, rettore dell’Università di Palermo (vice-presidente), da Nadir Mohamed Aziza, direttore generale dell’Osservatorio del Mediterraneo (segretario esecutivo) e da Francesco Attaguile, capo dipartimento per i rapporti extra-regionali della regione Sicilia. Per l’attribuzione di questo premio, istituito in collaborazione con l’Osservatorio del Mediterraneo, la Sicilia vuole riaffermare il suo ruolo centrale nel Mediterraneo e tornare ad essere il trait d’union tra le culture e le civiltà come lo fu in passato, grande avanposto di tante e differenti popolazioni che hanno fatto grande l’Italia nei secoli passati.


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