Premio blog 2014

Creato il 06 dicembre 2014 da Weirde

Anche quest’anno partono le nomination per il premio LIBRO BLOG 2014. Quale è stato il libro preferito dei lettori di questo blog, pubblicato quest’anno in Italia nei generi urban fantasy, paranormal romance, storico, storico rosa, sci fi, contemporaneo rosa, romantici suspance?

Proponete il vostro libro preferito, in commento qui o su facebook, twitter, pinterest, goodreads,anobii….una qualsiasi della piattaforme in cui sono presente. Unici requisiti il genere di cui sopra e che il libro sia stato pubblicato in italiano nel 2014. Tutto qui. Perciò nominate, nominate nominate!

Per quanto mi riguarda, dire quale sia stato il mio libro preferito del 2014, tra quelli letti in inglese, non è quasi mai semplice. A volte mi balza subito alla mente, come fu con un libro di Thea Harrison ormai due anni fa, ma altre volte la cosa richiede riflessione, e una piccola ricerca tra gli scaffali della mia libreria di goodreads, per rinfrescarmi la memoria. Dopotutto un anno è lungo.

Quest’anno però la decisione è stata piuttosto semplice. Ero indecisa fra due titoli, The will, di Kristen Ashley, che è uscito tra l’altro nel 2014, perciò sarebbe stato la scelta più giusta, da un punto di vista logico, e Cottonwood di R. Lee Smith, che io ho letto ad agosto 2014, ma che era stato pubblicato nel 2013.

Alla fine però ho scelto Cottonwood, non perché mi sia piaciuto di più, non è stato godibile come o piacevole come l’altro, non ho voglia di rileggerlo per ora, ma mi ha certamente colpito allo stomaco e si è fatto ricordare. Tra i libri letti quest’anno è il primo titolo a cui ho pensato, vorrà pur dire qualcosa no?

Perciò eccomi a riproporvi il post che gli avevo dedicato.

Titolo: Cottonwood

Inedito in italiano

Trama:  la trama  del libro ricalca molto da vicino quella del film District nine, perciò se avete visto il film, avete già presente il background della trama. Gli alieni sono arrivati sulla Terra su una nave in avaria, noi li abbiamo accolti come profughi e rinchiusi in campi di contenimento.

Leggi per loro sono state fatte, ma mai applicate, poiché la realtà è che l’avidità umana e la paura del diverso ci spinge a sfruttare la loro tecnologia e il loro lavoro, senza dar loro nulla in cambio se non orrore e oppressione. Li abbiamo ridotti a dover nascondere le loro uova, a vivere in mezzo ai rifiuti che facciamo loro raccogliere….ma in mezzo a loro c’è chi ricorda ancora il pianeta da dove viene, ricorda molto bene il viaggio e sogna ancora di poter tornare a casa. Anno dopo anno, scambio dopo scambio sta raccogliendo i pezzi che gli occorrono e aspetta il momento giusto, che sa potrebbe non arrivare mai.

Ma inaspettatamente ciò che arriva sulla porta dell’alieno è una giovane donna, nuova impiegata della multinazionale che gestisce i campi e che prima di entrare nel sistema non ne immaginava l’orrore. Lei è ingenua, idealista, ma non così stupida come i suoi capi pensano, è sventata, questo sì, ma ha cuore, proprio come l’alieno che decide di aiutare. E insieme, contro ogni previsione, pur facendo tanti errori e pagandone le conseguenze, riusciranno in un impresa incredibile.

La mia opinione: Questo mio riassunto credo vi possa dare molto bene l’idea del libro, senza rivelarvi troppo. Vi lascio la sorpresa. Aggiungo solo che gli alieni sono insettoidi, sono bipedi, ma insettoidi, di umano non hanno nulla se non mente e sentimenti, perciò è difficile specie all’inizio per il lettore identificarsi con loro o accettare facilmente la storia d’amore presente nel libro. Alcune scene di sesso, seppur non troppo grafiche, sono presenti e ciò potrebbe disturbare, ma l’interiorità degli alieni è così umani, che la loro alienità esterna alla fine la si accetta facilmente. Meno facile è accettare la crudeltà umana. Ciò che la protagonista del libro dovrà subire è orribile…per fortuna la scrittrice glossa su molto, quasi tutto, e ci regala un lieto fine..  I personaggi sono tipici della Smith. Reali seppur alieni. Crudeli oltre ogni dire eppure realistici. Ma dove c’è il male c’è anche il bene e lei racconta questo miscuglio molto bene, aggiungendo anche una storia d’amore molto bella e idealistica, con un bambino adorabile di mezzo. L’ho trovato un gran bel libro, che ti cattura e con forti temi al suo interno. E perciò lo consiglio. Se sapete leggere in inglese non fatevelo scappare.


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