Questa sera a Londra ci sarà la serata di premiazione del prestigioso premio letterario Booker Prize e per la prima volta nella sua storia vede tra i finalisti una donna di colore.
Il Man Booker Prize for Fiction, più conosciuto come Booker Prize, è un premio letterario istituito nel 1968 ed assegnato ogni anno al miglior romanzo, scritto in inglese, da un cittadino del Commonwealth delle nazioni, dell’Irlanda o dello Zimbabwe.
Al vincitore del Booker Prize sono generalmente assicurati fama e successo internazionale, e per questo motivo il premio è di grande importanza per il mercato dei libri. È un segno di distinzione per gli scrittori venir nominati nella rosa dei finalisti.
Nel 1993, il “Booker of Bookers Prize” fu assegnato a Salman Rushdie per Midnight’s Children (vincitore nel 1981), come miglior romanzo ad aver vinto il premio nei suoi primi 25 anni di esistenza.
Un premio simile, conosciuto come “The Best of the Booker” è stato assegnato nel 2008 per celebrare il quarantesimo anniversario del premio, ed anch’esso è stato vinto dal romanzo di Rushdie.
Il processo di selezione del vincitore del premio comincia con la creazione di un comitato di consulenza che include un autore, due editore, un agente letterario, un venditore di libri, un bibliotecario e un presidente nominato dalla Booker Prize Foundation.
Tuttavia i bookmaker danno come favorito Jim Crace, con “Harvest”: Crace, 67 anni, è il concorrente più anziano, che ha già fatto sapere che “Harvest” sarà probabilmente il suo ultimo romanzo. Eleanor Catton, 28 anni, è invece la più giovane, con “The Luminaries”.
Gli altri finalisti sono Jhumpa Lahiri, con “The Lowland”, Colm Toibin, con “The Testament of Mary”, e Ruth Ozeki, con “A Tale for the Time Being”. Ozeki è nota anche in Italia con il suo libro “Carne”.
Lo scorso anno il premio venne assegnato per la prima volta a una donna e per la prima volta ad una britannica, Hilary Mantel, per il suo “Bring Up the Bodies”.
Written by Rosario Tomarchio