PREMIO MILLELIRE II ED. QUINTA SERATA in scena il noir
Creato il 18 gennaio 2015 da Kirolandia
@ippokiro
Autori Vari
Premio millelire II ed.
Mediapartner
INTRO E CRITICA (Tuttodunfiato – Quella Strana bottega –
Delitti Esemplari)
di Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro)
Over booking alla quinta
serata del PREMIO MILLELIRE - LORENZO DE FEO II Edizione, Antonio
Lupie Junia Tomasetta raggianti per il grandissimo successo della
kermesse dal tema coinvolgente “LA CATTIVERIA: quanto fa
ridere!” con
forte entusiasmo e clamore di pubblico danno il via alle esibizioni.
Tra un corto e l’altro salgono a sorpresa due
colonne portanti della kermesse, il primo è l’infaticabile tecnico audio-luci e
non solo, Igor Pardini, che dopo aver seguito tutte le compagnie dal
mattino alla sera senza perdere mai un colpo e svolgendo il suo lavoro con alta
professionalità e simpatia viene a prendersi il meritato applauso. A seguire,
invitato a salutare gli spettatori è il bravo regista Antonio Diana, direttore di Madrearte Teatro, altro media partner del
premio, che filmate tutte le giornate della gara annuncia la diretta in
streaming della finale sul canale della sua organizzazione.
Il primo simpatico corto ad esibirsi è TUTTODUNFIATO – La Ribalta di Novara
(Autore
e regia: Roberto Lombardi- Interpreti: Luigi Aquilino, Francesco Sorrentino,
Luca Lombardi)
Un attore blasonato dal nome evocante alla
francese bussa alla porta di un conte di provincia per dar sfoggio delle sue
qualità attoriali, ad aprire l’uscio della ricca casa è il vecchio e rintronato
quanto burlone servo che, dopo i primi scambi di battute, non ne vuol sapere di
chiamare il suo padrone. L’attesa con battibecchi vari si protrae sino quasi
all’esplosione nervosa dell’ospite, e quando finalmente arriva il tanto
reclamato signorotto perché non sorseggiare insieme a lui un buon bicchiere di
vino rosso dallo strano sapore... ma è veramente tutto così come lo si è presentato
al pubblico?
La breve pièce è divertente e scorrevole. Gli
spettatori si animano e ridono tra le battutine e le divertenti trovate che
accompagnano tutto lo svolgersi del corto con finale a sorpresa.
Scritto e diretto da Roberto Lombardi i dialoghi proposti sono amabili e fanno
sorridere, se pur la trovata spesso non rappresenta una novità e tende a
scivolare nel già rivisto ma sempre ben rappresentato.
La regia è ben composta e tenuta insieme sino
alla fine con qualche scelta un po’ fuori dai ranghi.
Dell’affiatato duo presente sulla scena si
distingue per verve e buona resa comica Luigi
Aquilino in grado di condurre lo spettacolo verso l’apprezzamento finale.
Sul palco è la volta di QUELLA STRANA BOTTEGA – In…turno
H24 di Ancona
(Autore:
Vincenzo Bordonaro- Regia: Rita Papa- Interpreti: Rita Papa, Marco
Alessandroni, Barbara Cinti, Franscesco Longo)
E chi lo ha detto che esistono solo negozi
convenzionali tra le vie delle città, se
guardate bene ce n’è uno
insolito che vende variegati prodotti il cui scopo è condurre
in modo adeguato al suicidio i suoi clienti. Di escamotage ce ne sono di vari
tipi per varie possibilità, con o senza dolore, veloci o lenti, da sorseggiare
o utilizzare con altri modi più brutali. Ma ecco l’acquirente di turno, ricca
donna con intimorito autista al seguito, anche lei è alla ricerca di un metodo
da adoperare il prima possibile. La coppia di proprietari si prodiga subito per
trovare la soluzione migliore e quindi ricevere il compenso adeguato, ma...
Lo spettacolo dall’idea simpatica, fa
sorridere gli spettatori ed in alcuni momenti prende un gradevole ritmo ma senza
mai raggiungere un vero apice.
L’idea della pièce, scritta da Vincenzo Bordonaro, è interessante e
contiene alcune battute simpatiche, ma è fragile nella drammaturgia d’insieme.
La regia di Rita Papa non è troppo
decisa.
Coinvolgente la simpatia della compagnia, molto
affiatata sul palco.
Un bella nota di merito va al buon
allestimento ed alla cura dei costumi.
Ed infine arrivano le tante risate a denti
stretti per DELITTI ESEMPLARI - Comp. Tuttinscena di Roma
(Autore:
Max Aub –Regia: Paolo Tommasi- Interpreti:Paolo Tommasi, Luna Deferrari,
Lorenzo Colarusso)
Quanti modi ci sono per uccidere una persona,
infiniti. Quanti motivi ci sono per ammazzare qualcuno, tantissimi. Quante
storie possono essere raccontate in merito, non ne parliamo. E se fossero
proprio loro, gli esecutori a raccontare alcune vicende personali, narrando il
loro soggettivo punto di vista!? Che le confessioni abbiano sfogo.
Un bel corto raffinato che centra il tema
della kermesse senza troppi esperimenti. La risata parte tenue e cresce, prende
corpo per esplodere sempre di più sino al meritato applauso finale.
Il bel testo di Max Aub riadattato bene dal regista Paolo Tommasi è condotto in modo elegante e modulato sino
all’equilibrato sconcerto.
La regia risulta molto ben eseguita, pulita,
accurata in ogni singolo elemento, sempre all’interno della linea
rappresentativa scelta, forse solo in alcuni passaggi troppo trattenuta.
I tre interpreti in scena tra cui lo stesso
direttore attoriale Paolo Tommasi con Luna Deferrari e Lorenzo Colarusso sono
molto bravi ed efficaci nella narrazione, bel trio in grado di alternarsi e
fondersi nel giusto momento.
Una nota di merito per la cura della messa in
scena con piccoli elementi d’effetto, bella l’attenzione ai costumi, rouge et
noir, chic con sobrietà.
Un bel corto dalla comicità signorile conclude
la lunga kermesse.
L’OUTFIT del cinema muto di
Francesca Del Zio (PetaloKiro)
Ben trovati curiosoni, penultimo incontro del
nostro Premio Millelire, in questa
serata così intensa, c’è Lei, imponente ed elegante, la bellissima
responsabile artistica del teatro Millelire Junia Tomasetta, avvolta quasi in maniera timida da una leggera stola dai toni petrolio, che va ad impreziosire l’abito nero dalle linee semplici con
décolleté dello stesso colore, capelli
raccolti da una morbida coda bassa laterale, eccezionale in questa sua mise.
Cattifra’ ha scovato durante la serata anche l’outfit del padrone di casa Antonio Lupi, toni tenui
ma sgargianti, un mix di colori caldi dall’arancio al giallo al verde, con
l’indiscussa, originale cravatta, ehi ragazzi!!! Dovete pagare il biglietto per
ammirarla, fate la fila, osservate con estrema meraviglia l’opera di Van Gogh ,
''vaso di girasoli'', elegante e dai tratti puliti, originariamente olio su
tela, ma stasera stampa su cravatta!
Visto che a noi piace mescolare le arti, i
luoghi, le passioni, gli amanti del
cinema muto si tengano forti, diamo il benvenuto alla Bombetta così ben portata
dalla giornalista , fotoreporter Linamaria Palumpo de la Nouvelle Vague
Magazine, copricapo di feltro rigido e
bombato, color petrolio. La bombetta ha conosciuto la sua massima diffusione a
cavallo tra il XIX e XX secolo, nata nel 1860 a Southwark (Londra) dalle
preziose mani di Thomas William Bowler
(da cui il nome bowler), come non citare lui che ne ha fatto un dettaglio
davvero unico ed immortale: Charlie Chaplin.
Intanto
incattivisco un po’ l’occhio, perchè stasera, alla finalissima, se ne
vedranno di certo delle belle!!!
A
STASERA di
Giovanni Palmieri (PutzoKiro)
L’appuntamento
è per questa sera, ed il saluto va tutto alle
compagnie finaliste e che faccia ridere la più cattiva
in scena....
Le foto inserite nella pubblicazione sono di Rossella Maffeo (VirusKira) e Federica Flavoni (MayaKira)
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