PREMIO MILLELIRE–LORENZO DE FEO II ED. 2015 concludendo

Creato il 21 gennaio 2015 da Kirolandia @ippokiro
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Premio millelire II ed.
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IL BILANCIO di Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro) Cala il rosso sipario sulla II edizione del PREMIO MILLELIRE - LORENZO DE FEO, Antonio Lupi e Junia Tomasetta archiviano definitivamente il tema “LA CATTIVERIA: quanto fa ridere!” e salutano come sempre calorosamente ed affettuosamente il pubblico intervenuto. Noi di Kirolandia accendiamo per un attimo i riflettori sui NUMERI della kermesse. In 6  giorni di spettacolo, si sono esibite 15 compagnie, 50 gli attori che hanno calcato le scene, 3 le giurie intervenute per scegliere i vincitori, circa 40 i giurati, 11 tra premi e menzioni, 1 fonico che faceva per 3, 5 media partner con un personale di 14 persone, 2 addetti stampa,  più di 15 interviste radio, più di 20 recensioni critiche, almeno 16 interviste video, 30 articoli di vari argomenti, almeno 7 le altre testate che hanno parlato del Premio, 1 diretta streaming di circa 4 ore, circa 800 le foto scattate e pubblicate,  4000 le mail ufficiali inviate, migliaia i messaggini, i whatsupp, i post su fb, su tw, su g+, su Ln ed altri annessi e connessi social, circa 15 le ore filmate tra prove e spettacoli poi mandate in differita, 2734 i km percorsi dagli intervenuti, almeno 150 ore lavorate da ognuno dello staff per tenersi stretti, dormite forse 2 al giorno per tenersi larghi, più di 500 spettatori....tra cui 2 cani anche 3, 4 sold out e 2 direttori! Fatevi i vostri conti! Ecco il Teatro Millelire!   Ah... una dimenticanza:  infiniti i sogni realizzati... L’INTERVISTA ai Kiri di Kirolandiadi Marcella Sullo (CandidKira) Al termine di sei lunghe giornate, ci siamo emozionati con l'appuntamento conclusivo. Lacrime di gioia e commozione per una serata che non ci ha risparmiato sorprese. Per celebrare un’altra avventura insieme, protratta avanti con passione e complicità, noi di Kirolandia abbiamo deciso in maniera un po’ autoreferenziale di intervistarci. Riuniti, nella nostra tana di fiducia, il Jet Lag, iniziamo a fare un bilancio di questa settimana appena archiviata. Come detta il galateo: prima le signore. Iniziamo da Francesca Del Zio, nostra esperta di moda, soprannominata in questi giorni CattivaFra o KattivaFra visto che la K è la nostra lettera del cuore. Il nomignolo le deriva dalla penna pungente con cui ha bocciato o promosso il look dei partecipanti, sul palco o in platea, in questa lunga rassegna. "Sono stati giorni faticosi, ma li ho vissuti in un crescendo - ci racconta - ogni sera quando tornavo a casa, non vedevo l'ora che arrivasse il giorno dopo. Una bella esperienza, vissuta in modo spensierato". Se si chiama CattivaFra ci sarà un motivo: "Allora devo dire che ho faticato a trovare dettagli trendy - eccola lì - però alcune persone mi hanno stupita e vanno lodate. Prima di tutto Antonio Lupi che ha osato ogni sera una cravatta diversa, dettagli a volte bizzarri a volte molto colorati, tenero omaggio al nostro Lorenzo. Poi, nelle prime due serate, gli accessori vintage e molto poco comuni di Silvia Cangelosi: dalle scarpe alla borsetta, dal cappellino agli inserti dell'abito. Ma soprattutto Junia Tomasetta , lei davvero mi ha stupita, lei è stata una bella scoperta soprattutto dal punto di vista umano. Bellissima la possibilità di poterla truccare per le ultime serate". E come si è trovata a cimentarsi nella scrittura? "Mi piace!! Penso di aver dato un senso alla mia formazione". Altra fanciulla è Rossella Maffeo, l'occhio indiscreto di Kirolandia. Macchina fotografica alla mano ha colto sguardi, dettagli, sorrisi: "E' stata un'esperienza completa e continua. Quanto è bello guardare il teatro da dietro l'obbiettivo . E' tutto concentrato: i particolari, le scenografie, le mille espressioni". Chi ha reso di più come magnetismo, quello che si dice bucare lo schermo... in questo caso la lente? "Tra le donne la Olevano, bravissima. Tra gli uomini Raffaele Imparato". Quindi nessuna autocelebrazione per noi Kiri più avvezzi ai selfie che ad altro...” Arriviamo a Giovanni Palmieri che in questa edizione ha fatto molto la diva!! E già, tolti gli impegni organizzativi durante il giorno, la sera si trasformava in giudice severo. "Sì, quest'anno ho avuto un atteggiamento vacanziero, il prossimo anno potrei assentarmi, tanto ormai andate da soli, vi siete resi autonomi". Aspetta che noi diciamo il contrario...ma poi riprende: "La cosa che più mi ha colpito di questa seconda esperienza al Festival del Millelire è l'affiatamento avuto con gli altri mediapartner. Davvero una bella sinergia". E per il resto come ha vissuto questi cinque giorni? "All'inizio con apprensione, sai la classica domanda: ce la farò a star dietro a tutto? Poi ti accorgi che ormai i meccanismi li conosci e tutto fila liscio come l'olio. Salvo qualche breve momento di panico: tipo la gestione dei sold out e la paventata assenza di un attore". Figuriamoci lo spavento degli organizzatori! Differenze con lo scorso anno? "Non c'è più una via di mezzo: ci sono state compagnie estremamente qualificate e professionali ed alcune realtà più amatoriali. Ecco questo si'". Prende la parola Andrea Alessio Cavarretta: "Sono d'accordo con Giovanni, l'anno scorso c'erano pochi outsiders tra molte compagnie amatoriali. La qualità di questa seconda edizione è molto cresciuta". Andrea che è stato chiamato sul palco la prima sera: "Ero molto emozionato, non me lo aspettavo. E' stato un segno di affetto e stima da parte di Junia e Antonio e come Kirolandia lo abbiamo apprezzato tanto". Tornando al lavoro di critico? "Mi ha fatto piacere rivedere attori e registi conosciuti nella precedente edizione, molto bello, ad esempio, il lavoro di Fabio Pisano, con una marcia in più. Fabio Pisano è maturato tanto. Una gradita conferma è stato Ciro Zangaro , il suo indiscusso talento attoriale emerge". Per la prima volta c'è stato un premio Kirolandia? "Sì, abbiamo deciso di premiare l'energia scenica, elemento fondamentale per arrivare al cuore del pubblico e lo abbiamo dato a chi secondo noi  l’incarnava di più, i ragazzi di Art’è, veramente spumeggianti e una menzione speciale a Valentina Perrella, tutti d’accordo nel considerarla piena di verve ". Last but not least  la nostra Federica Flavoni, l'altro occhio sul teatro...che difficilmente si unisce alle cene notturne di noi sopravvissuti. Anche Federica è alla sua seconda esperienza al premio Millelire. Quali sono le tue sensazioni rispetto allo scorso anno? “Probabilmente vado controcorrente, l’anno scorso non ho perso neanche una serata e devo dire la verità la settimana mi è volata, non ho mai avuto momenti di noi. In questa seconda edizione, anche se ho perso tre compagnie perché un giorno sono mancata, ci sono stati momenti più lenti in cui ogni tanto ho guardato l’orologio. Sono sincera”. Lo abbiamo domandato anche  a Rossella, un personaggio che cattura l’obbiettivo? “Piero Grant dello spettacolo Art’è, ha una mimica facciale pazzesca, mi ha rapita”.  La sottoscritta, bersagliata dalla raffica di domande di Ippokiro, con la consapevolezza di avere un nuovo nomignolo ideato da Fabrizio Caperchi, ha fatto fatica a trovarsi dall’altra parte... a rispondere piuttosto che a curiosare. È’ stata la mia seconda esperienza al Premio, lo scorso anno mi ci sono dedicata anima e corpo. Quest’anno, purtroppo, ho perso qualche serata ma sono stata molto fortunata. Ho assistito a delle rappresentazioni di grande valore, molto diverse tra loro. La mia scoperta più grande, ogni volta, è notare come lo stesso tema venga affrontato in chiave differente dalle varie compagnie.  Ormai i giochi sono fatti, quindi, posso tranquillamente sbottonarmi: sono perfettamente d’accordo sui premi assegnati. La prima conferma che ho avuta è quella sul talento indiscusso di Ciro Zangaro. La seconda è sulla forza di volontà incredibile di Antonio Lupi e Junia Tomasetta. La terza è quella sul bene infinito che tutti volevano a Lorenzo De Feo, di cui oggi ricorre un anno dalla scomparsa. Ieri sera era pieno di amici cari di Lorenzo, venuti per riconoscere con orgoglio la passione che ci mette Antonio, la validità della manifestazione, ma soprattutto condividere un bel momento di teatro. Sintetica ma efficace la grande Fioretta Mari: ”Il teatro è dire quello che sentiamo nella vita… altrimenti la gente si annoia”. Aspettando la terza edizione del Premio, che avrà come tema la libertà, un valore che  in questo momento storico sentiamo di dover difendere, siamo convinti che non ci annoieremo. L’OUTFIT è Alice ed il cappellaio matto di Francesca Del Zio (PetaloKiro) Il sipario oramai è calato sulla serata conclusiva del Premio Millelire... CATTIVAFRA, dopo essere stata risucchiata in un vortice tutto Fantasy con finale azzeccato, vi saluta e vi ringrazia per aver osato in queste serate. A salutarmi nella finale, c'è stato proprio lui , topolino-Mickey Mouse,   e lo sapete dove si era collocato? Quale posto migliore, ma ovviamente sulla cravatta di Antonio Lupi, toni black and white,  punto focale di tutto il suo outfit dai toni grigi e neri.  Poi loro... dal buio... con tutto il loro luccichio... sono entrati in scena, insieme, complementari,  gli ironici Fabrizio Caperchi  e Linamaria Palumbo de La Nouvelle Vague, rispettivamente in  smoking nero, sdrammatizzato in maniera ottimale da un capo basic, il jeans , con un grazioso papillon di paillettes  dorate , che richiamava il piccolo cilindro anch’esso di paillettes dorate  portato lateralmente in versione femminile da Linamaria con piccoli accenni di tulle,  ancora ad incorniciare un outfit total black  veramente ben portato!  Non so perchè ma quando penso al cilindro penso sempre al cappellaio matto e sapete qual'e la verità è che io in queste cinque giornate, mi sono sentita un po’ come lei, Alice, e voi tutti siete stati quelli che hanno popolato il mio paese delle meraviglie... ognuno di voi mi ha regalato un pensiero indossando ogni sera un dettaglio particolare nel proprio outfit. Ma non pensate che sia finita qui... guardatevi sempre intorno perché l’occhio indiscreto di CATTIVAFRA  tornerà, ah se tornerà...
ALLA PROSSIMA EDIZIONE di Giovanni Palmieri (PutzoKiro)
Nel salutare ancora Antonio Lupi e Junia Tomasetta che hanno permesso tutto ciò, faccio di nuovo a nome mio e di tutti i Kiri di Kirolandia i complimenti al corto vincitore “I parenti di Averroè”, rinnovo gli applausi agli spumeggianti ragazzi di "Art’è" che si sono aggiudicati il nostro premio “Energia Scenica” e alla frizzante Valentina Perrella di "Festa della repubblica"  a cui abbiamo consegnato la nostra menzione speciale “Energia Scenica”, abbraccio fortissimo i nostri compagni media partner e vi do appuntamento al prossimo anno... con il nuovo tema interessante: “La Libertà!”
A dimenticavo un stretta di zampa a Ianto! Ed anche a Zazà!

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