N-O-O MadonnaT-X-S I don’t wanna
No dai, Madonna, dove stai andando?Madonna M.I.A. quanto sei suscettibile.Stavo scherzando. Torna qui. La tua nuova canzone è davvero bambinesca ed è una discreta anzi colossale cagata, però almeno ci sono la mia M.I.A. e la Nicki “Pokemon” Minaj a tenere in piedi la baracca.Non fare la bambina, che non lo sei più da un peeezzo. Smettila di piagnucolare e frignare, Madonna. Hai vinto tu: facciamo sentire la canzone con tanto di video.Certo che è proprio vero che più si invecchia e più ci si comporta come bambini…
MaDoNnA vuole fare la ggiovane. Questa non è una novità. Solo che se fino a qualche anno fa riusciva ancora a risultare credibile, adesso forse sarebbe ora di – non so – darsi una regolata? Un minimo, almeno. Non dico che si dovrebbe registrare un album di ballate country riflessive sugli anni che passano e la schiena che comincia a far male a forza di ballare come una girl gone wild. Però, qualcosa di un po’ più consono alla sua età. Lo so che l’età di una (ma)donna non si svela, ma sono 53 anni.E a proposito di girls gone wild, se le premesse del primo bambinesco singolo “Give me all your luvin’” non è che fossero delle più esaltanti, con il secondo singolo le cose non vanno meglio. Anzi, si regredisce dallo stile Avril Lavigne a quello del puro tween-pop.“Girl Gone Wild” è una tamarrata provided by Benni Benassi. L’italiano Benny Benassi. La gloria italiana Benny Benassi. Quello di “Satisfaction” (con tanto di video GENIALE), il brano di un italiano più popolare nel mondo. Altroché Nel blu dipinto di blu. Altroché Pavarotti. Altroché Bocelli.
Questo però anni fa. Adesso Benassi si limita a produrre una basetta che pompa pompa ma ti spompa per la Madonna che pur di suonare sempre gggiovane e fresca le prova tutte. Andare a Lourdes, no?Non da Lourdes, sua figlia. Proprio a Lourdes, Francia.Risultato? Tralasciando il video, un incrocio andato a male tra “Vogue”, “Justify my love” e qualunque altro video in b/n m/d/n/a abbia girato in passato, “Girl Gone Wild” suona come la brutta copia (e pure fosse la bella copia non ci sarebbe da vantarsi) di un dance-pop bimbominkioso stile Selena Gomez, la fidanzatina di Justin Bieber. Non esattamente quello che si preannuncia il disco della maturità, per la signora Ciccone.
Traccia due: “Gang Bang”.Cosa intendevano quelli de Il Genio quando cantavano “Pop Porno”? Credo si riferissero a un pezzo del genere. Una canzone dance che vorrebbe suonare underground, con Mika tra gli autori e a cui la produzione del mitico William Orbit (producer anche dei Blur) regala carattere e qualche vaga inflessione dubstep. Complice l’interpretazione vocale a essere generosi definibile come anonima della Madama Madonna, l’insieme appare però più inconcludente che seducente.
“I’m addicted” va di ipnosi, un pezzo molto “i Daft Punk suonavano così almeno 10 anni fa e almeno 10mila volte più fighi” e con la convinzione di diventare un pezzo molto “addictive”. Al primo ascolto però ha già stufato.
“Turn up the radio”. Alzate il volume della radio, ché magari su un’altra stazione stanno passando un pezzo più interessante di questo.Qui M’dona gioca a cantare i Black Eyed Peas al karaoke, con una sua rilettura personale di “I gotta feeling” ma con davvero poco feeling. Si sente forte lo zampino di Martin Solveig alla produzione e si sente forte come Solveig altri non sia altro che la copia sbiadita di David Guetta.
“Some Girls” va di tamarrata ignorante, con un suono non lontano dal vecchio Fatboy Slim, però in versione 2.0. Ennesimo tentativo poco riuscito di Lady Madonna di suonare moderna. Sorry (tanto per citare un suo vecchio pezzo), ma Lady Gaga sta su altro pianeta. E pure il Gigi D’Agostino degli anni ’90.
“Superstar” sembra avere un respiro più pop, ma è davvero una canzoncina da talent-show che persino Hilary Duff (che ormai ha 24 anni ed è pure appena diventata mamma) si vergognerebbe a cantare. Forse persino il neo maggiorenne Justin Bieber rifiuterebbe un pezzo con un testo del genere:“Ooh la la, you’re my superstar / Ooh la la, that’s what you are”.Al confronto i Venga Boys e gli Aqua sono Shakespeare.Questa canzone è forse il punto più basso di sempre in una carriera che per il resto è stata davvero della Madonna.
“I don’t give A” è il pezzo ribelle della raccolta, grazie a un testo molto Desperate Housewives che si dice sia rivolto all’ex marito Guy Ritchie. Anzi, sicuramente è rivolto a lui…
Madonna che prova a essere la “perfect wife” non me la vedo proprio…Chiusa la parentesi da casalinga desperate che non le si addice proprio, con “I’m a Sinner” sembra ritornare su territori a lei più consoni. Quelli del peccato, della provocazione religiosa. Sì, buona notte. Il massimo che tira fuori è: “I’m a sinner I like it, I’m a sinner I like it that way”, roba che oggi con una porca in circolazione come Rihanna non può mica competere. Na na na, come on!
Velo pietoso pure su “Love spent”, pezzo riempitivo (ma non lo sono forse tutte le canzoni qui presenti?) vagamente alla “Don’t tell me” che sconcerta per la sua pochezza. La voce tutt’altro che della Madonna è così artefatta da far rimpiangere “Believe” di Cher. No vabbè, adesso non esageriamo.
Con “Masterpiece” i ritmi rallentano. Si va di ballatona con giro di chitarra quasi alla “Street Spirit (Fade Out)” dei Radiohead, ma nonostante il titolo non è certo un capolavoro. Siamo dalle parti di una “Take a bow” però più brutta. Molto più brutta. E quando il pezzo (probabilmente) migliore dell’intero album è una canzone che non sarebbe finita manco a pulire il cesso delle “Bedtime Stories”, ci si chiede se era davvero necessario pubblicare un disco tanto inutile.La conclusiva “Falling Free” è una lagna invereconda. Non c’entra una Madonna con il resto della tracklist e rallenta talmente tanto che ci si addormenta.
E invece non è ancora finita!Vogliamo proprio spendere due parole pure sulle bonus tracks contenute nella deluxe edition? Le vogliamo spendere? Abbiamo fatto 30, facciamo 31 (perché si dica così, io non l’ho mai capito, però andando a googlearlo ho trovato il motivo). E poi si rivelano paradossalmente (sebbene non ci andasse molto) più interessanti del resto della pessima tracklist ufficiale.
Raga, se usate le foto del post per farvi le pippe, occhio che potreste avere
qualche problema: come si chiama l'esatto opposto di pedopornografia?
Mmm.Fatemi pensare un attimo.Ancora un attimino…Ecco: niente.Non si salva niente.
Se Like a Virgin, come Tarantino ha spiegato in maniera illuminata, era una metafora della fava grossa, adesso Madonna è passata a canzoni che non valgono una fava. Nemmeno grossa.
L-U-V MadonnaF-U-K You wanna?