A volte lo guardo nella mia chiesa in disparte, escluso dalla lista degli invitati alla celebrazione del matrimonio, dietro ai mazzi di fiori recisi, tra i bagliori dei flash che danno luce a un’apparente interiorità.
In diocesi è in corso ora un laboratorio di riflessione sugli itinerari di preparazione al sacramento del matrimonio: quegli incontri, cioè, a cui i fidanzati partecipano prima di sposarsi in chiesa. Ovunque calano i matrimoni e le convinzioni di fede, cresce invece l’idea che il sacramento, in fondo, sia solo un rito fatto di vuoto, di gesti ripetuti, di parole inutili. Agli accompagnatori dei corsi è stato chiesto di contribuire alla riflessione. Il tema da trattare è così ampio e complesso che mai avrei la presunzione di affrontarlo adeguatamente. Voglio solo scrivere qualche nota personale, qualche semplice pensiero che continua a saltellarmi puntiglioso nella testa.
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