Belle questa padelle! Non sarà il caso di buttarle ormai quelle nostre in teflon con tutto lo strato antiaderente grattato via da anni e anni di utilizzo indiscriminato di forchette e cucchiai di metallo ad opera di chiunque si sia trovato per accidente a passare per casa?
Ma sì, le prendo: tanto costano solo 13 euro. No, aspetta: 13 € per i soci COOP, e per gli sfigati come me? Non c'è nemmeno scritto il prezzo. Forse che io non ho diritto a possedere una padella col fondo in ceramica? Basta. E' ora di fare quella dannata tessera COOP. Se l'avessi fatta prima, a quest'ora chissà quante padelle avrei! Sempre per il fatto che bisogna sborsare 25 €, e che io arrivo a fare la spesa con gli spiccioli contati, compresi i 50 centesimi che mi servono per il carrello.
Dunque mi reco al bancone reception per diventare socia COOP.
- Riempia questo modulo. Mi serve un suo documento, il codice fiscale e 25 € in contanti.
Sempre simpaticissime le commesse della COOP.
- Professione?
- Ehm... No, sono... disoccupata, diciamo, per adesso, in cerca di occupazione, non proprio in questo momento... (e indico la pupa nel seggiolino del carrello)
- Casalinga?
- (Ma m----tta Eva!) Sì, va bene casalinga...
- Titolo di studio?
- L-A-U-R-E-A S-P-E-C-I-A-L-I-S-T-I-C-A (scandisco): cioè di secondo livello (specifico. Ma lei non sembra impressionata).
- Mi serve il suo cognome da sposata, signora.
(Sposata??? SIGNORA?????? Ma porc...)
Passano tre lunghissimi secondi, durante i quali lei forse si sta chiedendo se sono un po' tarda, o se, data l'età avanzata, forse non ci sento bene.
Va be': su questo punto cedo. Non posso mica mettermi a discutere su tutto. Le dò il mio pseudo-cognome da "sposata" (ma deve essere così scontato che uno per avere un figlio si sposi? Ma non glie l'hanno mai raccontata a questa qui la storia dell'ape che va sul fiore?). Faccio lo spelling anche qui, perchè tanto, due su tre, lo sbagliano. A parte che dico "g" di gatto e "h" di Oh mio dio, dico pure "i" di Empoli, mannaggia ad Hasuna che ma attacca la sua dislessia da italiano, a questo punto sì che avrà pensato che ero un po' ebete, malgrado la laurea specialistica di secondo livello.
Ma comunque, trasformatami in una perfetta casalinga coniugata e pure analfabeta, me ne esco trionfante come socia dalla COOP, con la mia bella tessera provvisoria nel portafogli.
- Aspetti, signora: la aiuto con le buste!
Il solito buon samaritano. Va be', dai che mi fa comodo, che ci ho la pupa nel marsupio e devo riportare il carrello e slegare la bici.
- Dove ha la macchina?
(Macchina?)
- No, no, metta pure qua grazie.
- Ma va a piedi con tutta quella spesa e la bambina?
- No: ho la bicicletta.
- E come fa a portare tutto?
- Semplice: metto questo nel cestino, la cassa dell'acqua dietro nel portapacchi, la bimba nel marsupio, le due buste attaccate al manubrio (in gamba la casalinga, eh?).
- Ah! Per fortuna che non è una spesa tanto grossa!
- No, quando devo comprare tanta roba mi porto lo zaino da campeggio.
Ride.
Ma non era una battuta!