Presentazione 11esima giornata di Serie A (By Gianluca Goretti)

Creato il 01 novembre 2013 da Simo785

Si sono spente solo da poche ore le luci all’Olimpico di Roma, nel posticipo del turno infrasettimanale, che già siamo pronti a scendere nuovamente in campo per vivere insieme le emozioni che ci regalerà l’undicesima giornata di Serie A. Turno di campionato spalmato su tre giorni e che vede un ricco Sabato calcistico dove saranno impegnate tutte le tre nostre rappresentanti in Champions.

I primi riflettori ad accendersi sono quelli del “Tardini” di Parma, dove, alle 18 di Sabato, la squadra di casa affronta la Juventus. Altro match interno con una big, dopo il successo di domenica scorsa contro il Milan. A differenza della sfida con i rossoneri, questa volta i ducali si troveranno di fronte una squadra solida, determinata, con un’identità ben definita e che sembra tornata affamata come nei due anni di gestione Conte che hanno portato alla vittoria finale, cosa non sempre possibile quando si gioca ogni tre giorni. Il Parma cercherà di sfruttare la velocità di Biabiany, giocatore che è stato obiettivo di mercato dei bianconeri la scorsa estate (e chissà che non lo sia nuovamente a Gennaio), la voglia di rivalsa dell’ex, per nulla rimpianto a Torino, Amauri e la genialità di Cassano, che sembra aver trovato finalmente la sua dimensione nella città emiliana; vediamo se i “soldatini” bianconeri riusciranno a porre l’alt al talento barese; la ritrovata sicurezza difensiva (nessun gol subito negli ultimi 180’) è una garanzia al riguardo. Il pronostico pende ovviamente a favore dei bianconeri, che non possono permettersi il lusso di perdere punti rispetto alla marcia trionfale della Roma. I risultati non sono mai mancati nonostante i recenti mugugni di certa stampa, e l’atteggiamento mourinhano di Conte sembra aver dato i suoi frutti. Ci sarà mini-turnover (o “rotazione ragionata” come preferisce definirla Conte), probabilmente sarà concesso un turno di riposo a Buffon, probabile occasione per Ogbonna, giocherà sicuramente Chiellini squalificato in coppa, mentre davanti la coperta è corta, essendoci solo Giovinco in alternativa al duo Tevez-LLorente, stante la perdurante indisponibilità di Vucinic e Quagliarella. Resta comunque un’incognita quanto la testa dei Campioni d’Italia sia già alla sfida, sicuramente importante ma non decisiva, col Real Madrid; già dall’approccio iniziale dell’incontro avremo la risposta che ci manca.

Alle 20:45 si gioca in contemporanea su due campi. Il piatto forte è a San Siro, dove si affrontano Milan e Fiorentina. Per il Milan è imprescindibile centrare la vittoria per uscire da un’anonima posizione di classifica e magari iniziare la rincorsa a quel terzo posto che significa partecipazione alla Champions, riuscita lo scorso anno proprio contro gli avversari odierni, non senza veleni che hanno coinvolto anche i vertici societari oltre ai giocatori. Nonostante il Milan abbia un punto in più rispetto alla stessa giornata del campionato scorso, quest’anno sembra molto più difficile centrare l’impresa, causa andatura alta del terzetto di testa; ogni mezzo passo falso rende improbo qualsiasi sogno di rimonta. Serve un cambio di marcia che Allegri ancora non è riuscito a dare. La squadra è uscita tra i fischi di San Siro nell’ultima sfida contro la Lazio; l’unico osannato dal pubblico è Kakà che si sta riprendendo il Milan a cinque anni di distanza. Il Balotelli “normalizzato” vive un momento d’involuzione anche motivazionale e come Sansone perse la sua forza insieme ai capelli, lui sembra perseguire la stessa storia col taglio della cresta. Sicuramente tra la sfida alla Fiorentina e la seguente di Champions a Barcellona Allegri si gioca una bella fetta della permanenza sulla panchina rossonera sino al termine della stagione. La Fiorentina arriva a San Siro in ottimo momento di forma. Due vittorie nelle ultime tre partite. La sconfitta interna col Napoli ha lasciato l’amaro in bocca, e tanta sarà la voglia di rivalsa. Pesante l’assenza di Cuadrado, doppiamente beffato con l’espulsione per simulazione (secondo giallo) dopo aver subito un evidente fallo da rigore.

L’altra sfida del Sabato sera è quella del San Paolo tra il Napoli e il Catania. Napoli reduce dalla sfida vittoriosa di Firenze con polemiche finali da parte viola. La vittoria è d’obbligo per i partenopei e credo non avrà difficoltà a ottenerla, nonostante il prossimo impegno interno di Champions decisivo con il Marsiglia che occuperà la testa dei giocatori e di tutto l’ambiente napoletano. Nessun avversario deve essere sottovalutato, e il precedente col Sassuolo dovrebbe aver insegnato qualcosa. Benitez ha dimostrato la sua abilità nel cambiare continuazione la formazione, a differenza del suo predecessore che aveva i suoi “titolarissimi”; ovviamente è giusto ricordare che l’ottimo organico messo a disposizione dalla Società glielo consente, con valide alternative in ogni ruolo, e i risultati gli danno ragione. Il Catania, sul fondo della classifica assieme a Sassuolo e Chievo, è reduce dalla pesante sconfitta di Torino, dove ha confermato le difficoltà di questa prima parte di stagione, in cui ha realizzato solo 6 reti. Poco fortunato De Canio ha trovare come avversari Juventus e Napoli all’inizio della sua avventura sulla panchina etnea; solo dopo la sosta potremo vedere e giudicare l’effetto del nuovo allenatore sul gioco della squadra, che paga anche i troppi infortunati, ma l’impressione è che sarà una stagione di sofferenza.

Passiamo alla domenica e la partita che ci sarà offerta all’ora di pranzo è Livorno-Atalanta. Seconda partita consecutiva in casa per i toscani dopo il rocambolesco pareggio con il Torino. Alla squadra di Nicola non manca certo il carattere, come dimostra la rimonta nell’ultima partita dove i tre punti sono svaniti solo nel finale. L’obiettivo vittoria deve essere centrato oggi; ottenere solo due punti in sfide casalinghe contro avversari diretti, dopo le precedenti quattro sconfitte consecutive, sono un bottino troppo misero per coltivare sogni di salvezza, e Nicola lo sa bene che potrebbero essere non sufficienti per la sua sopravvivenza. Atalanta in brillante momento di forma con 10 punti ottenuti nelle ultime 5 partite. Cigarini sembra tornato agli ottimi livelli di gioco che gli valsero la convocazione in nazionale, Moralez svaria brillantemente a tutto campo fornendo ottimi assist, e quando si ha Denis al centro dell’attacco Colantuono può dormire sonni tranquilli che il gol può sempre arrivare.

La domenica pomeriggio ci offre solo quattro partite alle 15 (come sono lontani i tempi della contemporaneità e delle radioline collegate a “Tutto il calcio minuto per minuto”). La partita più interessante è sicuramente quella che si giocherà al “Friuli” tra i padroni di casa dell’Udinese e l’Inter. “Inter, dimmi se sei grande”, così parlò Mazzarri prima della sfida di Bergamo, dove alla fine è arrivato un pareggio. La sfida in terra friulana diventa quindi un viatico decisivo per misurare la reale forza della squadra, in un campo difficile, dove i bianconeri non perdevano una partita casalinga da 22 incontri, prima della sconfitta interna con la Roma. Inter che cercherà di sfruttare le ripartenze, come da marchio di fabbrica di Mazzarri, cercando di chiudere lo spazio a Di Natale e Muriel, pericoli numero uno. Nonostante abbia quasi sempre giocato senza gli attaccanti presunti titolari (Milito, Icardi e Belfodil) l’Inter ha facilità ad arrivare a rete; 24 i gol sin qui realizzati, grazie ad una cooperativa del gol che vede in vetta Palacio, inventato prima punta. In difesa invece, con l’assenza prolungata di Campagnaro, si è persa quella solidità di inizio stagione (10 gol subiti nelle ultime 5 partite). Nonostante sia ancora imbattuta in trasferta, il rallentamento è evidente: una sola vittoria nelle ultime 5 partite; se l’obiettivo è la zona Champions, serve di più!

Altra sfida interessante è quella dell’Olimpico tra Lazio e Genoa. Petkovic continua a convivere con i dubbi e le perplessità dell’ambiente laziale (che soffre anche l’ottimo inizio di stagione dei cugini romanisti). Panchina salvata domenica scorsa, e confermata dal pareggio di San Siro, ma un passo falso potrebbe rimettere tutto in discussione. Personalmente resta l’impressione che non possa prescindere dalla presenza di Klose al centro dell’attacco e di Hernanes in mezzo al campo. Gasperini ha già dato un’impronta al Genoa in pochissime settimane. Se non snatura le sue idee (come fatto contro la Juventus, dove un integralista come lui della difesa a 3 si è difeso a 4 con dieci giocatori dietro la linea della palla) e non rinuncia al gioco, può mettere in difficoltà la Lazio, che non ha nella difesa il suo punto di forza. Verona-Cagliari è l’occasione per gli scaligeri per confermare l’ottima classifica. Cinque vittorie casalinghe consecutive iniziali sono un record non riuscito neanche al Verona-scudetto di Bagnoli. La squadra di Mandorlini è la realtà più sorprendente in quest’inizio di stagione (4° posto tanto inaspettato quanto meritato), in rapporto ovviamente alle potenzialità dell’organico, dove pure Luca Toni sta vivendo una seconda giovinezza. Il Cagliari è reduce da due sconfitte consecutive; pesante quella interna nell’ultimo turno. E’ evidente che il Cagliari non sta rendendo secondo il potenziale del proprio organico: i 10 punti dopo le prime 10 giornate che mostra la classifica non rispecchiano il reale valore della squadra, urge il recupero del Cossu della scorsa stagione, i gol di Sau e Pinilla ed un Ibarbo meno effimero ma più concreto, altrimenti per Lopez le cose potrebbero prendere una brutta piega. Sampdoria-Sassuolo sfida importante nella bassa classifica. Sono gli incontri in cui vincere ha valenza doppia. A questo punto della stagione il non farsi male non ha senso, troppo importanti i tre punti. Sampdoria rilanciata in classifica dai due successi nelle ultime tre partite. Sassuolo che sembra aver finalmente assimilato la sua presenza nel massimo campionato ma che ancora manca nella continuità di prestazioni. Il fattore campo potrebbe decidere la sfida.

Il posticipo delle 20:45 vede impegnata la capolista Roma all’Olimpico, ma non quello di casa bensì di Torino, contro i padroni di casa granata alla disperata ricerca di punti. Nella notte delle streghe di Halloween il Chievo ha cercato di fare lo “scherzetto” alla Roma, poi ci ha pensato Borriello a raccogliere il “dolcetto” decisivo. L’inizio della squadra di Garcia è stato esaltante. Dieci vittorie consecutive (battuto il record della Juve di Capello 2005/2006), 24 gol fatti, uno solo subito. Numeri impressionanti. Molti episodi sono girati bene ai ragazzi di Garcia, tra pali avversari e salvataggi sulla linea, ma dopo dieci giornate una costanza così di risultati ha poco di casuale. L’autostima cresce, l’entusiasmo ribolle, la condizione fisica è perfetta e spesso la Roma decide le partite a proprio favore nel secondo tempo. Sicuramente questa Roma è una realtà del campionato che Juventus e Napoli non devono assolutamente sottovalutare. Il Torino cercherà l’impresa che non gli è ancora riuscita dal suo ritorno in Serie A: battere una grande. Se riuscisse, sarebbe veramente da copertina.

Si chiude Lunedì sera questa lunghissima giornata di campionato con la sfida Bologna-Chievo. Felsinei con il morale a mille grazie alle due vittorie consecutive che l’hanno fatta uscire dal baratro del fondo della classifica. E’ stata premiata la scelta di fiducia concessa a Pioli; raramente i cambi improvvisi di panchina portano la svolta desiderata. Chissà se la stessa riflessione la stiano facendo in casa Chievo. Sei sconfitte consecutive, ultimo posto in classifica. Credo che per Sannino quella di Bologna sia l’ultima occasione: prendere o lasciare!

Concludendo, queste sono le domande cui chiediamo risposta all’11° giornata di campionato: riuscirà la capolista Roma ad eguagliare il record del Tottenham, targato 1960, di undici vittorie consecutive iniziali? Riusciranno Juventus e Napoli a vincere le loro partite, continuando a mettere pressione alla Roma che giocherà conoscendo il loro risultato? Quanto peserà l’impegno Champions della settimana seguente sulla prestazione delle nostre tre rappresentanti? Riuscirà il Verona a mantenere il 4° posto? Il Milan comincerà la sua rimonta a posizioni più nobili di classifica? Mazzarri capirà se la sua Inter può ambire a un posto Champions? Nicola, Lopez, Sannino e Di Francesco riusciranno a salvare la propria panchina?

Buon campionato a tutti!


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