Presentazione 28° giornata di Serie A

Creato il 14 marzo 2014 da Simo785

A cura di Gianluca Goretti

La 27° giornata andata in archivio potrebbe aver scritto una pagina determinante nell’esito finale del campionato. Vince la Juventus che allunga il vantaggio sulla Roma, sconfitta a Napoli. In zona Europa League Parma e Inter vincono gli scontri diretti e avvicinano la posizione della Fiorentina. In coda due pareggi negli incroci-spareggio che fanno godere il Chievo, unica tra le squadre pericolanti a raccogliere l’intera posta in palio.

Andiamo adesso a presentare la 28° giornata che si aprirà sabato sera con l’anticipo che interessa la zona Europa League e si chiuderà lunedì sera con due posticipi che vedranno in campo Roma e Napoli, ormai duellanti più per la qualificazione Champions diretta che per insidiare la leadership della Juventus.

Verona-Inter (sabato ore 20:45). S’inizia subito con un bell’anticipo che mette di fronte due aspiranti alla qualificazione europea per la prossima stagione. Il Verona esce sconfitto tra le polemiche dallo scontro diretto “europeo” col Parma. La squadra aveva vinto 3 delle ultime 4 trasferte; stavolta la prestazione non è stata all’altezza ed ha subìto l’avversario per tutta la partita. Occasione di pronto riscatto offerta subito dal calendario questa con l’Inter, altro avversario nella corsa all’Europa League. Mandorlini dovrà ritrovare quella squadra che era implacabile tra le mura amiche nei primi mesi della stagione. Non ci sarà Juanito Gomez, fermato da un’infiammazione al ginocchio; al suo posto uno tra Jankovic o Martinho. Altro scontro diretto in orbita Europa League dopo la vittoria col Torino che ha permesso all’Inter di avvicinare a un solo punto il 4° posto avendo rosicchiato alla Fiorentina 7 punti in poco più di un mese. Una partita non brillante, decisa da un gol fortunoso, ma fortemente voluta senza rischiare quasi mai. Si è avuta conferma della ritrovata solidità difensiva, nonostante la contemporanea assenza di 2/3 dei centrali difensivi ormai considerati titolari da Mazzarri, dove spicca sempre più la personalità e inaspettata, almeno da me, sicurezza mostrata da Rolando. Ancora sotto squalifica Juan Jesus, riprenderà il suo posto in difesa Samuel. Sicuramente importante anche l’apporto di qualità dato al centrocampo da Hernanes: 3 partite da titolare per lui dal giorno del suo acquisto e 3 vittorie. Ancora in dubbio la presenza di Alvarez, alle prese con un problema al ginocchio. Sicuramente il morale in casa Inter è alto, dopo gli ultimi risultati, e questo di Verona è un test verità per confermare i segnali di crescita della squadra, senza dimenticare l’importanza di un buon risultato in ottica classifica; la caccia al 4° posto ormai è lanciata.

Atalanta-Sampdoria (domenica ore 12:30). Partita tra due squadre che ormai si sono allontanate dalla zona rossa della classifica e che quindi possono giocare con animo sereno. Salvezza virtualmente raggiunta per Colantuono con l’exploit dell’Olimpico. Atalanta che torna finalmente a raccogliere punti in trasferta (la precedente vittoria era datata inizio ottobre e aveva avuto come protagonista sempre Maxi Moralez), dove aveva raccolto solo briciole in stagione. Incredibile la metamorfosi della Sampdoria che praticamente si presenta in campo con 45’ di ritardo (immagino dopo “conciliante chiacchierata” di Mihajlovic nell’intervallo) e rovescia il risultato che la vedeva soccombere di 2 gol davanti al proprio pubblico. Fa 4 gol in meno di mezz’ora e mostra tutto quanto non aveva fatto vedere il primo tempo, soprattutto le doti di carattere e personalità trasmesse dal suo allenatore e inspiegabilmente assenti nella prima frazione di gioco. Un pareggio potrebbe essere il risultato più probabile in questa partita.

Milan-Parma (domenica ore 15). E’ piccolo il Milan visto e sconfitto a Udine. 4 sconfitte nelle ultime 6 partite (compresa la Champions), la zona Europa che si allontana quasi definitivamente. Sono negativi i numeri di Seedorf anche in termini di reti segnate (solo 9 nelle 10 partite della sua gestione): non è un buon biglietto da visita per chi si professa cultore del gioco offensivo. Fuori da tutte le competizioni, si avvia a un anonimo finale di stagione, così come anonima è la classifica.  Per trovare un Milan messo così male in classifica bisogna tornare indietro di 30 anni. La qualificazione all’Europa League non è considerata obiettivo dalla Società, si preferisce una stagione senza Coppe credendo sia più facile il ritorno ad antichi fasti la prossima stagione, dove sarà necessaria una rifondazione per ovviare a limiti tecnici e strutturali evidenti. E’ altresì che Seedorf stia studiando da allenatore; non so se il Milan può permettersi questo, oppure è preferibile affidare il rinnovamento a un tecnico esperto (e il tecnico avversario in questa partita ha tutte le credenziali per aspirare a questo incarico, dall’esperienza a un glorioso passato in maglia rossonera). La squadra appare confusa e disordinata, con uomini adattati a ciò che ha in mente l’allenatore con la conseguenza di mediocri prestazioni e la certezza di aver perso tutti gli obiettivi stagionali. De Sciglio squalificato per questa partita dove è in dubbio anche la presenza di Balotelli. 15° risultato utile consecutivo per il Parma che continua a consolidare il percorso record nella storia del club. L’ultima squadra capace di batterla è stata la Juventus il lontano 2 novembre, si avvicina a chiudere un intero girone da imbattuta (mancano 5 partite dovendo recuperare la sfida con la Roma); sarebbe un risultato fantastico per Donadoni e i suoi ragazzi tra cui è tornata a brillare la stella di Cassano, impiegato nell’inusuale ruolo di centravanti. Paletta squalificato mentre probabilmente Amauri tornerà a guidare l’attacco. Credo che il Parma abbia tutte le credenziali per far male anche al Milan e continuare il suo meraviglioso percorso; in fondo la classifica stessa dice che si presenta da favorito in questo match.

Livorno-Bologna (domenica ore 15). Spareggio salvezza da brividi. Il Livorno ha gettato al vento un’occasione colossale di mettere un bel mattone sul muro salvezza in quel di Genova. Doppio vantaggio all’intervallo, vanifica tutto in una ripresa dove subisce il ribaltone avversario in meno di mezz’ora. Vietato perseverare, quindi non saranno tollerati errori da Di Carlo in questa partita, dove sarà riproposta la coppia d’attacco Paulinho-Belfodil. La salvezza passa per le vittorie negli scontri diretti (anche nell’eventualità di arrivo a pari punti alla fine), perciò una vittoria oggi diventa fondamentale, con sorpasso in classifica annesso. Per il Bologna occasione sprecata e non giocata al meglio quella interna col Sassuolo. Era un match-point da giocare col sangue agli occhi mentre si è assistito a una partita soporifera che poco ha offerto, e quel poco è stato del Sassuolo. Vediamo se maggior cattiveria uscirà fuori contro i toscani. Come per il Livorno anche per il Bologna una vittoria avrebbe valore fondamentale ma, grazie a una migliore classifica e all’impegno esterno, anche un pareggio avrebbe valenza positiva e terrebbe l’avversario 2 punti sotto con un’altra giornata che se n’è andata. Probabile assente della sfida Bianchi; in questo caso l’attacco sarà guidato da Acquafresca, con Kone a supporto.

Sassuolo-Catania (domenica ore 15). Secondo scontro-disperazione della giornata, dopo quello di cui ho appena parlato, che entrambi le squadre dovranno cercare di vincere per continuare a coltivare ambizioni di salvezza. Un pareggio potrebbe voler dire aver visto un anticipo della prossima stagione di Serie B. Ritorno positivo di Eusebio Di Francesco sulla panchina del Sassuolo, che almeno interrompe il filotto di 7 sconfitte consecutive. La gara non ha offerto sussulti particolari ma è importante per la fiducia e l’autostima anche il non aver subito gol (Di Francesco ha rispolverato la difesa a 4 abbandonata da Malesani). Ancora assente Berardi per squalifica, Zaza e Floro Flores si giocano una maglia per affiancare Floccari al centro dell’attacco. Fermo Marrone infortunatosi in Nazionale. Pareggio che può essere l’inizio di un’altra storia da certificare immediatamente in questo spareggio casalingo col Catania. Un pareggio che ha l’amaro sapore della condanna quello del Catana col Cagliari. La mia affermazione non è basata tanto sulla classifica, che offre ampi margini di recupero, ma sul fatto che è stata un’occasione persa per chi ha fatto 18 dei 20 punti sulle mura amiche. Ha visto il baratro con lo svantaggio, ha recuperato, ha giocato in superiorità numerica e avuto sfortuna con due legni ma era una partita da vincere. Ora il calendario propone per le prossime 2 sfide casalinghe Juventus e Napoli, quindi credo sia questo di Reggio Emilia il crocevia fondamentale per le speranze di salvezza di Maran e del Catania; urge necessariamente andare a cercare i punti in trasferta e questo scontro diretto capita a proposito.

Cagliari-Lazio (domenica ore 18:30). La politica dei piccoli passi sta premiando il Cagliari. Quello di Catania è l’11esimo in stagione e rafforza una classifica relativamente tranquilla e dà continuità ai risultati. Passato in vantaggio ha cullato l’occasione di far sua l’intera posta poi, una volta rimasto in inferiorità numerica, ha difeso il pareggio, aiutato anche dalla fortuna sotto forma di pali e traverse. Assenti in questa partita gli squalificati Avelar e Astori. L’obiettivo di Lopez è di continuare a muovere la classifica; e se anche in questa partita dovesse arrivare un piccolo passo non sarebbe sgradito. La Lazio abbandona le sue velleità europee in un grigio pomeriggio davanti ai desolanti spazi vuoti dell’Olimpico, abbandonata dai suoi tifosi che preferiscono la loro personale guerra a Lotito al bene supremo della squadra; come farsi male da soli. Squadra forse confusa e condizionata dall’ambiente, apparsa senz’anima, tradita dai suoi tifosi prima e dai suoi campioni in campo (Klose inesistente e Candreva espulso per doppio giallo causato uno da proteste e l’altro da simulazione) poi. Forse può essere un vantaggio giocare lontano da casa. Quasi certo il rientro di Ledesma, giocatore che dà le geometrie in campo e molto importante nello scacchiere tattico di Reja.

Genoa-Juventus (domenica ore 20:45). Il Genoa, e Gasperini in particolare, torna infuriato da Verona dove all’ultimo minuto di recupero è svanito il meritato pareggio che stava maturando, causa un dubbio rigore concesso al Chievo. Genoa che nulla ha da chiedere alla classifica in questa parte finale della stagione e che, giocando con l’animo sereno, vorrà solo togliersi delle soddisfazioni; quale miglior occasione della capolista, magari stanca e distratta dall’impegno europeo. Cofie squalificato e Antonini probabile assente in questa partita, che potrebbe vedere in campo Sculli dal primo minuto. La Juventus aumenta il suo vantaggio in classifica (14 punti sulla Roma che deve recuperare una partita), inizia il conto alla rovescia dei giorni che la separano dal suo 32° scudetto (terzo consecutivo) e guarda tutti dall’alto dei suoi numeri spaventosi: 72 punti su 81 disponibili (13 in più di un anno fa, addirittura 19 rispetto al primo scudetto di Conte), 14 vittorie su 14 partite allo Stadium (eguagliato il record del Torino stagione 1975/76), tutte le 19 avversarie battute almeno una volta e in gol da 40 partite consecutive. Sono arrivate a 3 le partite in cui la squadra non subisce reti, pur non schierando la difesa titolare, segno di una ritrovata solidità difensiva che appariva nuovamente smarrita a inizio girone d’andata, come già avvenuto a inizio stagione. Così come nel derby e contro il milan, la Juventus non è apparsa brillante e schiacciasassi; domina il campo e l’avversario per un tempo (raccogliendo meno di quanto seminato) per poi gestire, senza particolari affanni come successo in altre occasioni, la partita e il risultato favorevole nell’ultima mezz’ora di gara. La gestione degli uomini e della loro condizione fisica è necessaria in questa fase decisiva della stagione, dove si gioca ogni 3 giorni. Questo di Genova è un impegno incastonato tra la doppia sfida europea alla Fiorentina, quindi la formazione di Conte sarà inevitabilmente condizionata da questo doppio impegno con la certezza che in campo ci saranno calciatori in grado di garantire il massimo rendimento; la rosa ha alternative valide in tutti i reparti.

Fiorentina-Chievo (domenica ore 20:45). La Fiorentina conferma il suo opaco momento anche sul campo della Juventus, dove è stata schiacciata nella propria metà campo per un’ora di gioco: una sola vittoria nelle ultime 7 partite, 1 punto nelle ultime 4, nessun gol segnato nelle ultime 4 trasferte. I numeri parlano chiaro e in classifica l’Inter si è avvicinata a un solo punto mentre il terzo posto si è allontanato. I motivi vanno dalle prolungate assenze di Gomez e Rossi che hanno privato Montella di un notevole fabbisogno di reti, dalle molteplici assenze che si sono susseguite in difesa e a centrocampo (soprattutto quelle di Pizarro e Borjia Valero) acuite dai troppi impegni ravvicinati che hanno risucchiato energie nei troppo pochi uomini sempre impegnati, causa una rosa non eccessivamente abbondante. Il Chievo esce trionfante dall’ultima giornata di campionato, essendo l’unico delle cinque pericolanti a vincere. Vittoria di rigore acciuffata all’ultimo respiro, grazie all’implacabile Paloschi, di una partita che non ha regalato spettacolo e che Corini ha giocato come il solito con il baricentro basso, modulo che sicuramente riproporrà anche a Firenze infoltendo difesa e centrocampo cercando di intasare gli spazi alle offensive avversarie. Canini squalificato.

Torino-Napoli (lunedì ore 19). Terza sconfitta consecutiva per il Torino e terza partita senza segnare un gol. Squadra penalizzata dalle molte assenze in difesa, ma il problema non è stato lì ma nell’approccio molle alla partita e nell’inconsistenza della fase offensiva, là dove erano in campo le bocche da fuoco Cerci e Immobile. Confermo ancora una volta che dal momento che la squadra ha raggiunto la virtuale salvezza si è come smosciata, non credendo in un obiettivo maggiore da poter perseguire. Vives squalificato, probabile l’esordio da titolare di Tachtsidis; attenzione alla voglia di rivalsa del marocchino El Kaddouri contro la sua ex squadra. Un Napoli non brillantissimo né spettacolare coglie un’importantissima vittoria sulla Roma, avvicinando il secondo posto e allontanando i venti di polemica che aleggiavano sopra il San Paolo. Ancora decisivo Callejon, arrivato al 10° gol in campionato (15° in stagione), che sta onorando al meglio la maglia numero 7 appartenuta prima a Lavezzi e poi a Cavani, da cui l’ha ereditata la scorsa estate. Ora che il secondo posto è stato avvicinato è un dovere per il Napoli perseguire questo importante obiettivo, quindi non sono ammessi passi falsi (e neanche i mezzi), come spesso accaduto quest’anno contro avversari di media-bassa classifica. Benitez dovrà dosare le energie dei suoi giocatori impegnati nel confronto europeo, ma la motivazione, la maggiore voglia di vincere, dovrebbe fare la differenza.

Roma-Udinese (lunedì ore 21). La Roma gioca, il Napoli vince e la Juventus se ne va. E’ questa la sintesi della sconfitta nell’ultimo turno di campionato. Una Roma padrona del campo per tutta la partita ma incapace di concretizzare, soprattutto con Gervinho nel primo tempo, le molte occasioni create esce con le ossa rotte dallo scontro diretto e vede allontanarsi sensibilmente il sogno scudetto, mentre dovrà guardarsi necessariamente alle spalle per difendere almeno il secondo posto che garantisce incassi sicuri dalla Champions, da impiegare sul mercato estivo, e un’estate serena senza l’incubo preliminari. Ossa rotte non solo metaforicamente purtroppo, perché Strootman lascia al San Paolo l’integrità dei legamenti del ginocchio; per lui intervento chirurgico e un’assenza dai campi di calcio per un periodo che va dai 6 ai 9 mesi. Addio Mondiali per il forte giocatore olandese (insieme agli auguri di rivederlo quanto prima a impreziosire la nostra Serie A) e brutta tegola per la Roma che si ritrova nuovamente con gli uomini contati nel reparto nevralgico (lacuna che era stata sopperita con l’acquisto di Nainggolan). Ora oltre a De Rossi (che deve scontare ancora 2 giornate di squalifica) ci sono solo lo stesso belga e Pjanic; si rende necessario adattare altri giocatori, come già dimostrato da Garcia in corso d’opera a Napoli con l’impiego di Taddei nel ruolo di mediano davanti alla difesa. Maicon squalificato ma torna disponibile Totti. Vittoria pesante per l’Udinese che scaccia via fantasmi e polemiche. Avevo visto una squadra complessivamente in salute già nella sconfitta di Cagliari e questa prestazione ha confermato le mie sensazioni. Protagonisti assoluti Di Natale (al 184° gol in Serie A, superato Batistuta, ha ora Del Piero nel mirino) e il giovane portiere Scuffet che ha confermato il suo talento e il forte carattere, nonostante la tenera età. Un sorriso anche per Guidolin che potrà vivere la parte finale di stagione con animo più leggero e fare quello che sa fare meglio, cioè valorizzare i giovani talenti che la Società gli mette a disposizione (non male Widmer, Fernandes e Pereyra). Fernandes squalificato, probabilmente sostituito da Pereyra.

Nonostante ci si stia avviando verso il rush finale della stagione e la classifica si stia delineando, è ancora tutto aperto nel nostro amato campionato, dalla lotta al vertice, a quella per le qualificazioni europee alla salvezza. Tante belle partite ci aspettano in questa giornata, da quelle delle squadre di vetta agli scontri-salvezza; attendiamo conferme, smentite e verdetti che solo il campo può darci.

Buon campionato a tutti!


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :