Presentazione di Limite Ignoto di Massimo Rainer

Creato il 19 giugno 2013 da Alessandro Manzetti @amanzetti
    Esordio per la nuova collana Prisma di Mezzotints Ebook, diretta da Alan D. Altieri e dedicata alla esplorazione ad ampio raggio del lato oscuro. Prisma come primo titolo presenta Limite Ignoto di Massimo Rainer, un romanzo thriller inedito, torbido e estremo, un viaggio negli inferi della giustizia che svela un vero e proprio regno del male, che vive e si riproduce sotterraneamente, crimine dopo crimine. Rainer riesce a creare un microcosmo originale e inaspettato tra i tessuti del carcere, dei tribunali, delle attività delinquenziali, abitato da protagonisti che spaccano le pagine. Il sangue, la depravazione, la morte, la maschera ambigua della giustizia conducono la spiazzante narrazione verso un finale inaspettato, che lascia indubbiamente il segno. Il Limite, stavolta, è davvero ignoto.
Limite Ignoto sarà disponibile (in formato ebook) dal 24 giugno su tutte le librerie online al prezzo di € 2,49, ma da oggi (fino al 22 giugno) è prenotabile sullo store Mezzotints al prezzo speciale di € 1,99. Aprofittatene, fortemente consigliato. Di seguito trovate una sintetica sinossi, un estratto della prefazione di Alan D. Altieri, l'incipit dell'opera, il booktrailer e altre info. L'illustrazione di copertina, che trovate sopra, questa volta è stata realizzata da Ben Baldwin.   Ma prima lascio la parola a Alan D. Altieri, che ci racconta il progetto Prisma e questo libro d'esordio, offrendo anche interessanti anticipazioni sui futuri titoli:     The Undiscovered Country, la terra non (ancora) scoperta. Certo, è il titolo di uno dei film “Star Trek” prima maniera. Ma, qui e ora, è anche una delle migliori definizioni del paesaggio in e-book sul fronte italiano. Careful now: NON una “terra di nessuno”, bensì una “terra di cui stiamo ancora tracciando le mappe”.
Forte di uno special-forces team editoriale al top, Mezzotints e-book continua a esplorare, tracciare, definire parametri, asperità e confini della undiscovered country.
Per cui, quando Alessandro Manzetti, deus-ex-machina di Mezzotints, mi ha fatto la classic offer one cannot refuse, impossibile tirarmi indietro. Nell’ambito di Mezzotints, seguire la nuova collana Prisma è per me un onore e una sfida. Come giá avrete intuito dal web - nella cui navigazione Mezzotints procede come un rompighiaccio a propulsione nucleare - il concetto base di Prisma è una completa rottura di schemi e di generi, esattamente come un prisma al quarzo separa lo spettro della radiazione luminosa.
Denominatore comune di Prisma? The darkside, il lato oscuro. Della mente, dell’anima, della società, di tutto quello che c’è là fuori e che preme per venire dentro.
Prisma apre con “Limite Ignoto”, eseguito dall’ottimo Massimo Rainer, uno tra gli autori di thriller (ma il termine è riduttivo) più politicamente scorretti e più ferocemente iconoclasti degli ultimi tempi. And that’s just for starters.
Molto presto, Mezzotits-Prisma si avvia a presentare lavori, del tutto inediti sul fronte digitale, di fuoriclasse quali Gianfranco Nerozzi, Mauro Marcialis, Piernicola Silvis.
So, people, just fasten your seatbelts and get ready for the prismatic undiscovered country!
  Alan D. Altieri       Il Libro: Un avvocato penalista si reca a far visita in carcere a un giovane detenuto, accusato di un reato ignobile. Tutto molto normale. O forse no. Non c’è nulla di scontato, quando si intraprende una discesa agli Inferi senza lanterna. Non c’è nulla di ovvio, in un non luogo, dove la coscienza e la redenzione non hanno diritto di cittadinanza. Nessuna Giustizia, nessuna pietà. E nessuna identità, dove l’umanità è un’ipotesi. Chi è vittima? Chi è carnefice? Chi è strumento? E quanto può essere profondo l’abisso?         Dalla prefazione di Alan D. Altieri (...) La linea di partenza di Limite Ignoto è tanto banalmente ordinaria quanto sinistramente subdola. Un carcere collocato (perduto?) nel mezzo del nulla, un avvocato difensore che ha ben di meglio (di peggio?) da fare, un detenuto arrestato (sacrificato?) per un crimine mostruoso. Per cui l’avvocato segue il manuale: assorbimento della verità (nothing but an undiscovered lie), allestimento della difesa (or whatever mitation thereof), suggerimento della via d’uscita (all we are is dust in the wind). Tutto a posto, certo. E niente, niente in assoluto, in ordine. Perchè il limite ignoto non è più soltanto là fuori. È già arrivato a dilagare dentro. Dentro tutto. E dentro tutti. Così, quella apparentemente banale linea di partenza carcere-avvocato-imputato si rivela la soglia di un’inesorabile, ineluttabile discesa agli inferi. Ruote all’interno di altre ruote, inganni avvitati su altri inganni, crimini che generano altri crimini. Con Limite Ignoto, Massimo Rainer esegue l’impietosa radiografia ai raggi-X di un impero del male dove la depravazione è la fede e la morte è la divinità. Quell’impero del male ha un feticcio sacrificale, iVstitia, e ha un’amigdala letale, lex. Qualcosa che faremo davvero meglio a non dimenticare la prossima volta che passiamo davanti a uno dei quegli incombenti palazzi con troppe colonne squadrate e troppo finestre a inferriata, con sulla facciata parole già di per se stesse arcane, rese comunque illeggibili dall’inquinamento. Perchè, sempre qui e ora, dimenticare significa seppellire. Tutto. E tutti.             Incipit Là fuori c’è un clima da girone infernale.
Uno di quelli veramente profondi, giù fino al centro della Terra, a stretto contatto con il Demone.
Nell’aria grigiastra si libra qualcosa di gelido, talmente fine e impalpabile da essere quasi in sospensione. Ha grosso modo la stessa densità della nebbia, pur essendone completamente diversa. È piuttosto quella forma di umidità più densa del normale, tipica dell’inverno. Satura l’atmosfera, muovendosi lentamente, senza una direzione precisa, mutevole agli umori di ogni minimo refolo di brezza.
Insopportabile, anche per questo.
Ti infradicia i vestiti e la faccia senza nemmeno che te ne possa rendere conto, prima di penetrare attraverso i pori della pelle ed entrarti nelle ossa, fino a sgretolarle. Un assalto viscido, inesorabile.
Forse è da questo clima infame che è stato coniato il termine di fusione fredda. Mi pare poco probabile, anche se non ho una laurea in fisica.
Scighera, la chiamano gli anziani di queste parti, almeno quelli che ancora si ostinano a ricordare le terminologie dialettali.
Osteoporosi climatica, la definirei io, piuttosto.
Molto presto, comunque, la Scighera si mangerà vivi anche gli ultimi malandati indigeni di questa riserva. Delle loro carcasse raggrinzite non rimarranno che sacchi informi, pieni solo di parole dimenticate.
Come loro.
E come questo luogo: carcere di massima sicurezza.
A terra, ammucchiati ai bordi del parcheggio riservato a visitatori e avvocati, stazionano mastodontici cumuli di nevischio congelato, nero dell’inquinamento e delle deiezioni varie di animali a due e quattro zampe.
A queste temperature polari, potrebbero anche sedimentarsi per sempre, fino a confondersi con il paesaggio lunare circostante.
Monumenti informi e osceni al Limite Ignoto.
Limite oltre l’estremo della resistenza, della decenza, dell’inclemenza.(...)   L’Autore Massimo Rainer, Quarantaquattro anni, avvocato penalista, milanese, nutre da sempre la passione per l’Estremo e il Lato Oscuro, forse a scopo catartico. Presente in alcuni racconti per il Giallo Mondadori, Limite Ignoto è il suo terzo romanzo, dopo Rosso italiano (Barbera, 2007) e Chiamami Buio (Todaro, 2011).         Limite Ignoto di Massimo Rainer
  Prenota la tua copia al prezzo speciale di € 1,99 sullo Store Mezzotints Scarica la scheda libro in pdf



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :