Segnaliamo a tutti i nostri amici lettori, in particolare a quelli di Piombino e dintorni, un interessantissimo appuntamento!
VENERDI’ 26 FEBBRAIO 2016 – ore 17
LIBRERIA COOP PIOMBINO – Via Pietro Gori
FABIO CANESSA & GORDIANO LUPI
con la partecipazione del fotografo RICCARDO MARCHIONNI
Presentano
MIRACOLO A PIOMBINO – Storia di Marco e di un gabbiano Historica, 2015
(Seconda Edizione ampliata – Un nuovo racconto in appendice (Il ragazzo del Cobre) e molte foto originali)
Le parole di Paul Nizan percuotevano i suoi pensieri, uno scrittore mai letto, pure se sapeva a mente la colonna sonora di Avere vent’anni. “Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che quella è la più bella età della vita“. Marco non aveva ancora vent’anni. Non avrebbe permesso a nessuno di dire che stava vivendo un’età spensierata. Che ne sapevano del suo mondo? Segreti inconfessabili, paure vissute in silenzio, condanne decretate da tribunali immaginari, dolori confidati a un gabbiano dalla balaustra in ferro battuto d’un piccolo porto, tra teste di molossi dalle quali sgorgava acqua da tempi immemorabili. Ricordi di bambino, vissuti tenendo per mano un nonno cantastorie. Ricordi che non potevano tornare ma erano ancora con lui. Sapeva che doveva stringerli forte per non farli fuggire lontano.
«Gran bel romanzo, in un intreccio originalissimo di racconto della formazione e di racconto dell’immaginazione, sorprendente nello sviluppo in parallelo delle due vicende e dei due protagonisti! Tutt’altro che facile condurre la scrittura in questi territori misti e apparentemente inconciliabili e tu ci riesci. Letto tutto d’un fiato.» Paolo Ruffilli
«Un libro che mi ha emozionato, una poesia. Due racconti paralleli come i binari della ferrovia che fa da confine al mondo chiuso di Marco, che si prendono per mano lungo il sentiero dell’introspezione fino a fondersi in un unico abbraccio, in un battito d’ali che solleva lo spirito. Una melodia fatta di suoni, profumi, colori, sentimenti, di immagini della natura che possono apparire ripetitive, ma che sono solo la metafora di un tormento. Forte componente psicologica e le tante citazioni letterarie, più o meno velate, da D’Annunzio a Richard Bach…» Giuliana Bellosi
«Piombino è la cartina di tornasole della provincia italiana, di una realtà in continua evoluzione. Con un ragazzo che si affaccia alla vita, con una storia inquieta, di scoperta e di tensione interiore, immersa nella provincia italiana e sul mare, tra continente e isole. La storia di Marco e Robert, il primo si affaccia alla maturità, il secondo al volo. Entrambi affrontano le proprie peculiarità rispetto il mondo esterno, non sempre amichevole, al contrario. Dalle materie scolastiche, all’insofferenza rispetto conoscenti e compagni di scuola, l’amore per la poesia, il desiderio di esplorare, di volare su isole sconosciute. Una voglia incontenibile di avventura, interiore e fisica, in questo gioco di rimandi tra un giovane uomo e un gabbiano. Un romanzo breve che deve molto alla poesia, quindi piacerà agli amanti della prosa lirica, non un un’opera commerciale o banale.» Fabio Izzo, Futuro Europa
«Una storia poetica che si sviluppa su due piani paralleli, due mondi che procedono nella stessa direzione, quelli di un bambino e di un gabbiano, entrambi anelano a uscire fuori dal gregge, dal conformismo, da un destino già programmato. Un libro che consiglio di adottare nelle scuole per formare le menti dei futuri cittadini, in questa società appiattita e manipolata dai grandi mezzi di informazione che trasmettono notizie piegate all’esigenza del potere.» Salvo Zappulla, La Voce dell’Isola
«Le vite dei due ragazzi sono agli antipodi, eppure le paure e il desiderio di fuga sono gli stessi, come lo stesso è il vento con cui Lupi fa accarezzare i capelli di Marco e di Juanito, che sia quello caldo dei tropici o quello che riempie il tratto di mare davanti a Piombino. Perché tutti e due vivono l’adolescenza e sperimentano sulla propria pelle la verità che si nasconde tra le parole di Paul Nizan, “avevo vent’anno. Non permetterò a nessuno di dire che quella è la più bella età della vita.» Eleonora Finzi, Kult Underground