Anche se questo blog ultimamente è stato abbastanza silenzioso vi informiamo che l'associazione è viva e vegeta e nonostante le difficoltà si sta preparando a ripartire come si deve a settembre, cercando di ovviare alla momentanea mancanza di una sede fissa. Nel frattempo vi ricordiamo che rimangono fissi gli incontri del giovedì (ritrovo in Piazza Duomo alle 21,20) e nel frattempo vi presentiamo ufficialmente il programma del nostro contributo al FESTIVAL DEL DIRITTO che si terrà nella nostra città a fine settembre e che dovrebbe vertere sul tema DIRITTO PUBBLICO e DIRITTO PRIVATO.
Di cosa parleremo? Ecco in dettaglio il progetto che ci ha approvato il Comune:
GLI ORIENTAMENTI SESSUALI E LE DISCRIMINAZIONI SUL LAVORO
La discriminazione sul lavoro dovuta all'orientamento sessuale è purtroppo assai diffusa ancora oggi nel nostro paese (e questo nonostante varie direttive europee emanate in questo senso). Essa assume tratti particolarmente preoccupanti poichè favorisce nelle sue vittime (potenziali e/o effettive) una vera e propria scissione tra vita pubblica e vita privata, poichè l'ambito privato è percepito come dannoso per quello pubblico, al punto di soffocare qualsiasi reale integrazione e/o esternazione e/o rivendicazione in questo senso.
I problemi relativi alla discriminazione sul lavoro dovuti all'orientamento sessuale non sono di natura solo giuridica (nonostante il Decreto Legislativo n. 216 del 9 luglio 2003, che accoglie molto parzialmente la Direttiva Europea 78/2000 contro le discriminazioni), ma affondano le loro radici in una situazione di base che spesso è caratterizzata da una malcelata omofobia subita dall'esterno e introiettata dalle stesse vittime, tant'è che nella maggior parte dei casi queste non trovano il coraggio per denunciare gli atti di mobbing e discriminazione che si trovano a subire. In particolare, percependo un clima ostile alla loro condizione di omosessuali, hanno paura che agire per vie legali possa causare un ulteriore aggravamento della loro situazione e nuovi stigmi da affrontare. Per troppe vittime (effettive o anche solo potenziali) questa situazione trasforma l'omofobia e le discriminazioni dell'ambito lavorativo nel paradigma del proprio rapporto fra pubblico e privato, con tutta una serie di conseguenze negative sulla vita delle persone omosessuali.
Per questi motivi, non inutile ci è parso affrontare la dicotomia pubblico/privato partendo da una prospettiva concreta. Proponiamo perciò un dibattito guidato da un membro della nostra associazione con Francesco Bilotta (in qualità di giurista e rappresentante della rete Lanford per i diritti omosessuali) e Laura Calafà (Professore Associato di Diritto del Lavoro Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Verona). Interverrà anche Maria Giovanna Cammi, psicologa cognitivo comportamentale, che cercherà di completare il quadro generale spiegando le dinamiche psicologiche che spesso compromettono il rapporto fra l'identità omosessuale e il mondo del lavoro, portando alla mancata affermazione dei lavoratori omosessuali e dei loro diritti in questo ambito.
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