Presente e Futurismo.

Da Mafalda1980 @mafalda1980

Siamo talmente abituati a correre, correre, correre, appresso a chissà cosa, che se qualcuno si ferma un attimo tutti si stupiscono.
Quel qualcuno in questo caso sono io. Che non è che mi fermi, visto che fare la mamma è un lavoro perenne, come scriveva Giorgialand qualche giorno fa.
Oggi ho visto un ragazzo fermo su un cavalcavia. Accanto a lui, la sua bicicletta.
Stava semplicemente guardando il panorama, ma essendo qualcosa di fermo in mezzo al traffico (la gente riesce a imbestialirsi al volante anche di domenica, quando teoricamente la fretta è in stand-by) ha destato l'attenzione di passanti e automobilisti. Nonchè la mia.
La riflessione, su sè stessi e sul mondo, crea sconcerto e desta sospetti in un mondo in cui tutto è frenetico.
Come siamo arrivati a questo?
Come è che quando eravamo bambini il natale non iniziava settanta giorni prima del 25 dicembre, ma solo col calendario dell'avvento, e adesso sono riusciti ad inculcarci la smania dell'acquisto stagionale?
Scusate se torno sull'argomento, ma ogni anno resto sempre più sconcertata.

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