Fra i misteri insondabili dei comportamenti umani, c'è quello di chi sottolinea o scrive sui libri delle biblioteche. Capisco chi sottolinea i libri sui quali si studia, ma sui romanzi che senso ha? Si potrebbe pensare a dei messaggi per i lettori che verranno. Comunque la mia biblioteca si è attrezzata mettendo una piccola multa per chi sottolinea o scrive o rovina eccetera. Anche se mi viene il dubbio che sia un po' difficile da stabilire ogni volta se sia stato il nuovo utente o qualcuno in passato. In ogni caso, leggendo La baracca dei tristi piaceri di Helga Schneider mi sono imbattuto in un curioso fatto: a pag. 38 sopra la "i" di Himmler c'è un cuoricino disegnato con la penna color fucsia; a pié pagina poi una frase enigmatica, "The sweetest miracle of creation". Chissà cosa significa. Chissà chi l'ha scritto.
So long sitting here, Didn't hear the warning. Waiting for the tape to run. We've been moving around in different situations, Knowing that the time would come. Just to see you torn apart, Witness to your empty heart. I need it. I need it. I need it. "Through the wire screen, the eyes of those standing outside looked in At her as into the cage of some rare creature in a zoo. In the hand of one of the assistants she saw the same instrument Which they had that morning inserted deep into her body. she shuddered Instinctively. no life at all in the house of dolls. No love lost. no love lost". ( il passaggio tra le virgolette è una citazione dal libro La casa delle bambole di Ka-Tzetnik ) You've been seeing things, In darkness, not in learning, Hoping that the truth will pass. No life underground, wasting never changing, Wishing that this day won't last. To never see you show your age, To watch until the beauty fades, I need it. I need it. I need it.