Inizia la seconda parte della sua attività. Ha avuto il voto di PD, PdL, Scelta Civica e Lega, con la frattura netta di Vendola con il PD.
Fabrizio Cicchitto – PdL: ” succede che l’elelzione di Napolitano evita una crisi istituzionale, perché il PD ha bruciato le sue guide, ha fallito e quindi Napolitano surroga, gli siamo grati per avre fatto un favore alla Repubblica e ora dobbiamo trovare un nuovo governo”.
“Non ho nulla da dichiarare, basta, nulla da dichiarare, non sono deluso”, così parlò Romano Prodi.
Angelo Toffalo, M5S: “migliaia di cittadini stanno manifestando il loro sdegno, l’ennesima figuraccia italiana. È ridicolo. Ma c’è un’Italia che sta arrivando dal basso, oggi hanno ucciso la democrazia. Lacrim
Pierferdinando Casini – UdC:” la nostra bandiera oggi, è il tricolore, non quelle altre dei partiti. È un grande atto d’onore di questo uomo verso il proprio paese, abbiamo dato il “la” alla fine dei giochi, ora bisogna fare presto”.
Mario Monti – Scelta Civica :” dobbiamo ringraziarlo, raddoppiando l’impegno con un comportamneto serio, dobbiamo metterci a lavorare seriamente”.
Beppe Grillo, furioso, grida al golpe, inneggiando “Rodotà, Rodotà e il M5S non ci sta. È necessaria una mobilitazione popolare davanti a Montecitorio. Dobbiamo essere milioni”.
Matteo Renzi- PD :” Napolitano è il presidente di tutti, parlare di golpe è ridicolo”.
È il primo bis della storia della nostra bell’ Italia. I partiti si sono alla fine arresi allo stallo politico istituzionale e inchinati a “Re Giorgio”, incoronandolo per la seconda volta capo dello Stato tra gli applausi, mentre i “grillini” fuori dalla Camera hanno provato a scatenare la piazza. La svolta con la convergenza sul nome di Napolitano è stata innescata dalla crisi del PD, nata dopo la bocciatura delle candidature di Marini e Prodi. Il nome di Napolitano arriva la sera prima proveniente dal PdL e lo fa Sandro Bondi, fedelissimo del Cavaliere, poco dopo l’esito nefasto della bruciatura di Prodi. Senza via d’uscita. Non resta altro da fare, chiedere a Napolitano di restare in carica almeno fino a quando non saremo usciti dal gorgo pericoloso. E nonostante nei giorni scorsi Napolitano avesse detto no, ora, anche Bersani gli chiede la disponibiltà. È la svolta per il nuovo mandato e stavolta, l’uomo del colle, dice, si. 738 voti di gradimento.
Napolitano si assume una nuova responsabilità e si auspica fortemente che ” tutti sappiano onorare i doveri concorrendo al rafforzamento delle istituzioni repubblicane”.
Grillo insorge con parole i
Berlusconi, ride. Ha stravinto ancora e chiude il macth con un governo di larga maggioranza all’orizzonte. Grillo diventa l’elemento chiave per scardinare il vecchio sistema ma, dopo l’implosione come ricostruire la sinistra?