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Presidenziali di Francia, primo turno : Hollande 28,6%, Sarkozy 27% (o 25,5%)

Creato il 22 aprile 2012 da Samalos

Presidenziali di Francia, primo turno : Hollande 28,6%, Sarkozy 27% (o 25,5%)

Francois Hoillande, nettamente in testa agli exit pol francesi

Presidenziali di Francia, primo turno : Hollande 28,6%, Sarkozy 27% (o 25,5%)

Sarkozy, una sconfitta secondo i primi exit poll, di misura

PARIGI - Il candidato socialista Francois Hollande è in testa, al primo turno delle presidenziali francesi con il 28,40% mentre il presidente uscente, Nicolas Sarkozy, tiene brillantemente fermandosi al 27%, secondo alcuni istituti (secondo altri, si fermerebbe al 25,5%). Questi i primi risultati degli exit poll, resi noti alle ore 20. Dopo lo scrutinio del 34% dei voti, il candidato socialista alle presidenziali francesi, Francois Hollande, e' al 27,7%, il presidente Nicolas Sarkozy al 26,6%. 
Hollande è largamente in testa invece nel voto - concluso in anticipo - dei possedimenti d'Oltremare francesi:  a Saint-Pierre e Miquelon Hollande al 33,75% e Sarkozy al 18,75%; in Guadalupa Hollande addirittura al 57% contro Sarkozy al 23,40%; in Martinica Hollande al 51%, Sarkozy al 26%; in Guyana Hollande al 42% e Sarkozy al 27%.
La candidata della destra Marine Le Pen viene accreditata di un 20%, dato clamoroso: avrebbe dunque battuto nettamente il candidato della sinistra Jean-Luc Melechon, attestato sul 10%. Marien Le Pen diventa l'ago della bilancia del secondo turno.
La sinistra nel suo insieme è circa al 44% dei voti complessivi, una quota che fa ben sperare Francois Hollande per il ballottaggio del 6 maggio. La battaglia è però ancora aperta, visto il risultato superiore alle previsioni del Fronte nazionale di Marine Le Pen, con una parte degli elettori di quel partito che potrebbero votare per Sarkozy al secondo turno.

Presidenziali di Francia, primo turno : Hollande 28,6%, Sarkozy 27% (o 25,5%)

I risultati degli exit poll, secondo i diversi istituti statistici


Francois Hollande ha metodicamente tracciato la sua strada durante la campagna elettorale, senza entusiasmare le folle e rimanendo costante sulle sue priorità, rivolte alle giovani generazioni. L'ex capo del partito socialista (1997-2008) è riuscito a far dimenticare la sua mancanza di esperienza di governo e trasformare le elezioni in un referendum contro il mandato di altri cinque anni di Nicolas Sarkozy, appesantito da impopolarità record in molti mesi, che aveva cercato in qualche modo di far dimenticare la sua immagine di " presidente dei ricchi ", impegnandosi in diversi mea culpa.  Dopo aver creduto che i francesi sarebbero stati a lui grati per la sua azione a livello europeo per affrontare la crisi del debito, ha cambiato la sua strategia per condurre una campagna aggressiva, concentrandosi sui valori della sicurezza e del controllo dell’immigrazione. La sua ascesa nei sondaggi sulla scia degli omicidi di Montauban e Tolosa (sud-ovest), che  lo avevano rafforzato nei sondaggi, tuttavia, si è fermata nelle ultime settimane, ma non del tutto.  Per la sua prima campagna da capo del Fronte Nazionale, dopo essere succeduta al padre, Marine Le Pen, 43 anni, ha resistito ai tentativi di Nicolas Sarkozy di appropriarsi dei suoi elementi costitutivi, come aveva fatto nelle elezioni del 2007. Con i suoi giganteschi raduni, Jean-Luc Mélenchon, 60 anni, ha messo in ombra i due candidati di estrema sinistra,così come l’ ambientalista Eva Joly, che al 3%, non è riuscito a imporre l'ambiente in campagna. 

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