Prestiti convenienti: come funzionano

Da Mrinvest

Come funziona l’accesso ai prestiti più convenienti del web, in un momento particolarmente vantaggioso per accedere al credito. I tassi applicati da finanziarie e banche si stanno tenendo fin qui a livelli piuttosto bassi. É essenziale quindi chiedersi anzitutto come funziona il sistema del prestito e come si possono identificare i finanziamenti convenienti. Quest’ultimo punto riveste una certa importanza, considerata la quantità di offerte disponibili e pubblicizzate sul web. Cercheremo così di dare alcune risposte a queste esigenze.

Come funzionano i prestiti

Prima di tutto definiamo il concetto di prestito. Si tratta di una forma di finanziamento erogata da una banca o da un istituto finanziario. Ovviamente il denaro non ci viene prestato gratuitamente (a parte alcune eccezioni, come ad esempio i mutui regionali a tasso zero per le giovani coppie), ma una volta ricevuta la somma, la stessa andrà poi restituita con degli interessi (che potranno essere variabili o fissi) per mezzo di pagamenti rateali.

Occorre tenere in considerazione alcuni costi aggiuntivi relativi al prestito richiesto: le commissioni, il costo dell’apertura della pratica e i costi iniziali. Tutto questo viene indicato nel cosiddetto T.A.E.G., acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale, espressione che indica appunto il costo effettivo dell’operazione. Sempre rimanendo nell’ambito delle iniziali, si può sentire spesso parlare di T.A.N, ossia il Tasso Annuo Nominale: se riceviamo un prestito di 10.000 euro ad un T.A.N. del 4% dovremmo pagare un interesse pari a 400 euro.

Con queste prime cognizioni di base è già possibile operare delle scelte: chi volesse ricevere un prestito dovrebbe confrontare proprio questi due indicatori. Osservando nello specifico il T.A.E.G. delle varie offerte, associato al tasso d’interesse, saremo in grado di effettuare una valutazione sul costo totale del finanziamento che andremo a ricevere.

Come ottenere prestiti convenienti

Va da sé che anche l’istituto di credito, prima di concedere un prestito conveniente vorrà ricevere delle garanzie sulla nostra effettiva capacità di saldare il debito, richiedendoci generalmente la busta paga mensile o la dichiarazione dei redditi. Qui vale la regola dettata del buon senso: non fare mai il passo più lungo della gamba, ossia verificare preventivamente l’impatto della rata mensile  da ripagare (interessi inclusi) in proporzione alle nostre entrate.

Su internet si troveranno numerose offerte da parte di banche ed istituti finanziari. Per non naufragare in questo mare, occorre prima di tutto restringere il campo della nostra ricerca: esistono prestiti sulla casa (mutui), prestiti per ristrutturazioni, prestiti per l’acquisto di beni di consumo come l’automobile e molto altro ancora. Focalizzandoci sulla finalità del prestito potremo individuare le possibilità più adatte ai nostri bisogni.

Al fine di valutare ulteriormente la convenienza delle offerte sul mercato dei prestiti, è bene tenere in considerazione anche la modalità del rimborso, ed in questo caso possiamo sentire l’espressione “cessione del quinto”: la rata viene detratta direttamente o dal nostro stipendio o dalla nostra pensione, per un valore che non potrà eccedere appunto un quinto del reddito mensile (o della pensione). Alcuni istituti invece consentono di saldare le rate del prestito tramite pagamenti col bollettino postale.

Esistono altri fattori da considerare nella scelta della nostra offerta. Uno di questi è la modalità di ammortizzazione del prestito: sarà bene informarsi circa la possibilità di “spalmare” su un periodo lungo le nostre rate, in modo tale che la restituzione della somma non vada a gravare in maniera consistente sul nostro bilancio. Inoltre, per ridurre i costi e aumentare la convenienza dell’offerta, si consiglia di verificare preventivamente la presenza di costi assicurativi obbligatori.

Ricapitolando, si può concludere che la decisione di ottenere un prestito dovrebbe contemplare le seguenti considerazioni: effettiva capacità di saldare il debito, confronto dei tassi d’interesse, confronto del costo totale dell’operazione (T.A.E.G.), reperimento di informazioni circa i costi assicurativi, attento esame delle modalità di pagamento delle rate e definizione del periodo di ammortizzazione.

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