L’intervento di Italtel è di 20 milioni di euro, di cui 18 milioni per realizzare una piattaforma ad elevato contenuto di software per fornire servizi video, voce e internet attraverso le reti di ultima generazione, e 2 milioni per diversificare la produzione dello stabilimento di Carini (Palermo), creando l’infrastruttura per l’operatività di una software factory e di un polo di ingegneria per la produzione industriale di prodotti ad elevato contenuto software. Il piano presentato da Telecom Italia e Italtel è finanziato da Invitalia con 18 milioni di euro di contributi in conto impianti.
Per l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, “questo accordo porta una robusta iniezione di tecnologia in tutta la Sicilia e consente di creare, attraverso una rete di nuova generazione, un potenziale strumento di crescita per imprese, istituzioni e cittadini. Il contratto di sviluppo, gestito dalla nostra Agenzia e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, si conferma una misura efficace grazie alle procedure semplificate e ad un iter temporale finalmente compatibile con le esigenze dei territori”.
Roberto Opilio, Direttore Technology di Telecom Italia, ha dichiarato: “Questa iniziativa è la conferma che la partnership pubblico-privato e le sinergie tra gruppi industriali sono determinanti per sostenere le aree più deboli del paese, soprattutto in una fase difficile come quella che stiamo attraversando. La realizzazione di infrastrutture di telecomunicazioni tecnologicamente avanzate è, infatti, un importante fattore per la crescita della competitività e lo sviluppo territoriale”.
Stefano Pileri, amministratore delegato di Italtel, ha commentato: “Il piano previsto da questo contratto di sviluppo è un passo avanti significativo nel percorso di digitalizzazione e diffusione dei servizi innovativi che il nostro Paese deve compiere, in particolare nelle regioni del Sud. Per Italtel la partecipazione a questo progetto è doppiamente importante. Da un lato, costituisce una valida opportunità per il nostro polo di ricerca palermitano; dall’altro, ci permette di esprimere al meglio le nostre competenze tecnologiche e la capacità di R&S di prodotti innovativi nell’ambito delle reti e dei servizi di nuova generazione che utilizzano video, voce e dati”.
Quello appena firmato è il quarto contratto di sviluppo del 2013. I primi tre sono stati siglati tutti in Campania, attivando investimenti superiori a 100 milioni di euro.