Prevenire l’artrosi con la glucosamina…

Da Amosb

La cartilagine è il tessuto di rivestimento delle superfici articolari ossee (si definisce ialina, esistono altre tipologie di cartilagine, tipo la fibrosa, quella che forma ad esempio il padiglione dell’orecchio o l’apice del naso).        

La cartilagine ialina è nutrita dal liquido sinoviale, liquido a composizione complessa presente in tutte le articolazioni e si riproduce lentamente dal suo strato germinativo, che si trova a contatto con la superficie articolare dello scheletro osseo; la sua crescita bilancia la perdita dovuta all’attrito, seppur minimo, legato al movimento ( la cartilagine resiste alle forze di pressione ma non alle tangenziali).

L’artrosi, salvo casi particolari, non è una malattia della cartilagine, ma una sua riduzione in spessore dovuta al rallentamento della sua capacità di riproduzione legata all’aumento dell’età, con bilancio negativo rispetto alla sua usura, fino a portare all’asportazione del  suo piano germinativo con impossibilità della sua formazione.

Nel caso di perdita della copertura cartilaginea l’unica terapia è la sostituzione protesica dell’articolazione. 

La glucosamina, nelle sue varie forme (solfato di glucosamina, idrocloridrato etc) ha la capacità di “proteggere” la cartilagine articolare, soprattutto in associazione con il condroitinsolfato: queste sostanze sono componenti o precursori dei componenti del liquido sinoviale, e quindi sono in grado di “arricchire” lo stesso liquido sinoviale accelerando la capacità di accrescimento della cartilagine e quindi  di rallentare – secondo alcuni Autori fino a 20 volte – la riduzione di spessore della cartilagine stessa legata al procedere dell’età. Risultano quindi essere, allo stato attuale, le uniche sostanze in grado di ridurre la progressione di una degenerazione artrosica.

Non sono farmaci ma integratori alimentari ( sono presenti in quantità minime negli alimenti), hanno, con tempi lievemente più lunghi, gli stessi effetti degli antidolorifici o degli antiinfiammatori, ma agiscono verosimilmente su basi diverse: i primi agiscono sulla soglia del dolore, i secondi sui mediatori dell’infiammazione, gli integratori producono una “rigenerazione” della cartilagine e quindi agiscono non sugli effetti della degenerazione cartilaginea, ma sulle sue cause.

Difatti l’effetto benefico dopo la sospensione dell’uso della glucosamina si prolunga per circa 3 mesi, quello di un antidolorifico o di un antiinfiammatorio per qualche ora.

Un ottimo integratore di questo tipo è questo

Non essendo farmaci non producono effetti collaterali, salvo che sul Warfarin (il Coumadin) del quale sembra che accentuino l’effetto anticoagulante.

DR. ENRICO FRANCOLINI

SPECIALISTA IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA - SPECIALISTA IN  MEDICINA LEGALE E DELLE ASSICURAZIONI