Preview NBA: Northwest Division 2015/16

Creato il 22 ottobre 2015 da Basketcaffe @basketcaffe

WESTERN CONFERENCE EASTERN CONFERENCE

Northwest Division Atlantic Division

Pacific Division Central Division

Southwest Division Southeast Division

Come lo scorso anno, e anche diversi degli anni precedenti, nella Northwest Division sono gli Oklahoma City Thunder a partire con i favori del pronostico. Una squadra con Westbrook, Durant, Ibaka e tutto il resto punta decisa al titolo NBA, non solo a quello divisionale. Dalle parti di OKC la speranza è che tutti stiano sani perchè nella passata stagione sono rimasti fuori da playoff a causa delle assenze di Durant e Ibaka, di fatto due ‘non fattori’. L’incognita sono gli infortuni e l’adattamento di coach Billy Donovan, arrivato da University of Florida. La concorrenza non è granchè: i Portland Trail Blazers sono ora il fanalino di coda perchè, del gruppo recente, è rimasto solo Lillard mentre i vari Aldridge, Batum, Matthews e Lopez hanno preso altre strade e i ricambi non sono assolutamente di pari livello.

Dietro ai Thunder dovremmo avere, nell’ordine, gli Utah Jazz, attesi ad un salto di qualità dopo le buone cose fatte vedere nel passato recente, i Denver Nuggets di Danilo Gallinari, confidando che pure lui abbia salute, e i Minnesota Timberwolves, ricchissimi di talento, ultimo in ordine di arrivo la prima scelta assoluta Karl-Anthony Towns, ma forse ancora un po’ acerbi per provare a sognare i playoffs. Al netto degli infortuni, i Thunder sono super favoriti per la Northwest Division e per una delle prime quattro teste di serie ad Ovest: per le altre sarebbe un miracolo agguantare l’ottavo posto nella selvaggia Western Conference.

Il ranking della Northwest Division

1 – OKLAHOMA CITY THUNDER

Partono con un po’ di paura di rivivere una stagione come quella passata, falcidiata dagli infortuni, ma allo stesso tempo con la fame di chi vuole vincere assolutamente il titolo e che, come i Warriors l’anno passato, non sono troppo chiacchierati tra le candidate all’anello. Quanto di più sbagliato perchè una squadra con Kevin Durant e Russell Westbrook, due dei primi 10 se non 5 giocatori della Lega, più un atleta senza eguali come Serge Ibaka, non può non correre per il titolo. Il cast di supporto è di gran lusso, con il confermato Enes Kanter a dare tanti punti fra i lunghi, l’energia di Adams e Singler, i tiri da fuori di Morrow, Augustin e Waiters, l’esperienza dell’eterno Collison e i muscoli di Roberson e McGary. Una squadra lunghissima che dovrà essere innescata al meglio da Billy Donovan, l’ex coach di Florida chiamato per far fare quel salto di qualità che in sette anni Scott Brooks non è riuscito a fare. In più questa è una stagione chiave per la stella ed ex MVP Kevin Durant: il prossimo giugno sarà free agent e quindi OKC deve fare di tutto per trattenerlo. Lakers, Wizards e Heat hanno già iniziato da mesi il loro corteggiamento.

2 – UTAH JAZZ

Nell’ultima stagione hanno fatto vedere un deciso miglioramento e ora sono chiamati a confermarsi, magari lottando per un posto ai playoffs. La strada tracciata da coach Snyder è giusta, Gordon Hayward è il faro dei Jazz e pare aver trovato un degno compagno di merende in Rudy Gobert. Il francese è letteralmente esploso dopo la cessione di Enes Kanter e agli ultimi Europei con la Francia è stato il migliore dei suoi per distacco. Se anche Derrick Favors riuscirà a fare un passo in avanti, i due potrebbero formare un tandem davvero intrigante, unico per atletismo e verticalità. Il grave infortunio che ha colpito Dante Exum rilancerà Trey Burke, reduce da un difficile secondo anno, mentre sono attese conferme dal mancino Rod Hood, da Trevor Booker e Alec Burks. Potrebbe contribuire da subito la matricola Trey Lyles, canadese da Kentucky, tuttofare nei ruoli di 3-4 con grande intelligenza cestistica.

3 – DENVER NUGGETS

A Denver si riparte quasi da zero: dopo l’addio alla coppia Karl-Ujiri, in casa Nuggets si punta su coach Michael Malone (preferito a Mike D’Antoni e all’ex interim coach Melvin Hunt) dopo il fallimentare biennio con Brian Shaw. Ma si punta soprattutto su Danilo Gallinari, stella assoluta della franchigia con sede sulle Rocky Mountains. Il Gallo ha dimostrato di poter essere il leader se la salute lo assiste e gli ultimi Europei hanno fatto vedere per l’ennesima volta il suo incredibile talento. Al suo fianco tanti giovani di buone prospettive, in primis Jusuf Nurkic, centro bosniaco reduce da un’interessante stagione da rookie, ed Emanuel Mudiay, playmaker texano di origini congolesi scelto alla 7 dell’ultimo Draft. Un play moderno, alla John Wall, debordante fisicamente, diverso dal suo predecessore Ty Lawson, ma che già nelle prime uscite ha mostrato lampi incoraggianti. Il supporting cast resta buono, con i vari Chandler, Nelson, Foye, Hickson e Barton. Da seguire gli europei Lauvergne e Jokic mentre è enigmatica la posizione di Kenneth Faried: l’atletico big man è uno dei volti della franchigia ma il suo ruolo non è di semplice utilizzo visto che è un lungo undersized e senza tiro da fuori. Se Malone userà tanto Gallo da ’4′, per Manimal il futuro potrebbe essere lontano da Mile High City.

4 – MINNESOTA TIMBERWOLVES

A Minneapolis stanno ammassando talento giovane in attesa di tornare a lottare per la post season. I dubbi sono diversi, a partire del ruolo di coach, con Sam Mitchell che ha preso il posto di Flip Saunders, alla prese con la più dura battaglia della sua vita (non mollare coach!), ma anche sul mercato non si capiscono bene le strategie, col taglio di Anthony Bennett, la posizione tutt’altro che salda di Ricky Rubio, passato da idolo a peso in pochi mesi, e i contrattoni di Pekovic e Kevin Martin, due elementi che non sembrano più di tanto all’interno di questo progetto. La presenza di un veteranissimo come Kevin Garnett aiuterà certamente lo sviluppo dei rampanti Wiggins, LaVine e soprattutto Karl-Anthony Towns, prima scelta assoluta dell’ultimo Draft, mentre si attendono conferme dai vari Dieng e Muhammad. Curiosità per vedere come si integrerà Nemanja Bjelica: il serbo viene dal titolo di MVP dell’ultima Eurolega e da un Europeo comunque da protagonista con la Serbia, ha talento infinito ma anche personalità sopra le righe e tendenza a sparire dalla partita.

5 – PORTLAND TRAIL BALZERS

E’ finita un’era in casa Portland Trail Blazers, ora inizia quella di Damian Lillard. Il playmaker da Weber State in estate ha firmato un prolungamento ricchissimo da quasi 130 milioni di dollari e sarà il volto della franchigia: ma dovrà sopportare diverse tante e tante sconfitte perchè il gruppo che lo aveva accolto nella NBA non c’è più. Via Aldridge, Batum, Matthews e Robin Lopez, dentro Ed Davis, Vonleh, Henderson, Aminu, Mason Plumlee, decisamente tutt’altra merce. Coach Stotts dovrà far crescere questi ragazzi, soprattutto Vonleh e Mason Plumlee, e potrà dare spazio a CJ McCollum, reduce da una buona stagione da sophomore: non è escluso il tanking per avere più palline alle Lottery 2016.