1. tassi di interessi bassi;
2. importi elevati per l'acquisto di un immobile.
Per chi non se lo ricorda, provate a chiedere quanto costava un mutuo con la lira e com'erano gli interessi al 12%! Secondo il settimanale 'The Economist', che come ogni trimestre pubblica il suo indice mondiale dei prezzi delle case, tra il gennaio 2002 (ingresso nell'euro) e il 2008 (picco dei prezzi) l'aumento in Italia dei prezzi è stato notevole: quasi il 40%, ossia il triplo dell'inflazione, ai livelli della Spagna e persino più che in Irlanda. Ben diversa è però la situazione se prendiamo come riferimento l’anno corrente, il 2012: l'aumento accumulato in sei anni si dimezza!!! Cosa è successo? Secondo 'The Economist' dal 2008 i prezzi in Italia scendono, mentre in un paese come la Francia i valori sono riusciti a mantenere la spinta accumulata. Eccome se scendono. Il più autorevole settimanale economico al mondo indica infatti che in 5 anni la diminuzione è stata del 9,4%, con un duro colpo nell'ultimo anno (-3.4%). Insomma, in Italia comprare casa con un mutuo è sempre più caro: a maggio 2012 il tasso medio d'interesse sui prestiti alle famiglie che vogliono acquistare un'abitazione si attesta al 4,12%, con un aumento di 103 punti base rispetto ad un anno fa. Un balzo che ci allontana dall'europa dove in media i tassi sui mutui casa sono inferiori di 62 punti rispetto a quelli italiani. Non c'è da stupirsi quindi se le compravendite immobiliari languono: nel primo trimestre del 2102, infatti, hanno registrato un crollo del 17,8%. A dirlo sono i dati di Confartigianato.