Pricing e Risultati

Creato il 22 febbraio 2013 da Pedroelrey

«The Economist» negli ultimi mesi del 2012 ha cambiato la propria politica di pricing per quanto riguarda gli abbonamenti alla rivista per il mercato statunitense offrendo la versione cartacea e quella digitale senza distinzione allo stesso prezzo di 127$ [96,1€] e proponendo il bundle, il pacchetto carta + digitale a 160$ [121,1€].

Al convegno “Digital Media Strategies” che si è tenuto in questi giorni a Londra tra i vari relatori è intervenuto anche Nick Blunden, responsabile di tutta l’area digital del settimanale anglosassone che ha parlato proprio delle strategie di prezzo  e dei risultati ottenuti.

Secondo quanto riportato il 75% dei nuovi abbonamenti dopo il cambio di prezzo comprende la versione cartacea della rivista con un 25% di sottoscrizioni alla sola versione cartacea, che comunque dà accesso anche all’edizione online, e ben il 50% di abbonamenti sono per il pacchetto carta + digitale nonostante questo costi il 25% in più come sopra riportato. Solo il restante 25% va alla versione esclusivamente digitale.

In un momento in cui la tensione per il recupero dei ricavi è alle stelle «The Economist» riesce ad alzare i prezzi e dunque di riflesso, come giustamente viene evidenziato, a garantirsi una migliore marginalità a conferma della relativa inelasticità della domanda per l’informazione di qualità.

E’ anche la conferma di come in un ambiente, in un ecosistema dell’informazione sempre più multipiattaforma la carta continui a giocare un ruolo essenziale.


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