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Priest – arriva un treno carico, carico di… vampiri

Creato il 09 giugno 2011 da Soloparolesparse

Partiamo col dire che non siamo nel mio genere. Mondi inventati, combattenti che saltano come se volassero, battglia continue…
Detto questo, Priest è un bel film e Scott Charles Stewart sembra aver centrato in pieno l’obiettivo.

Priest – arriva un treno carico, carico di… vampiri

Il mondo in un futuro non ben determinato è invaso dai vampiri e dominato dalla Chiesa.
Una selezione di preti scelti e abilissimi combattenti riescono a sgominare il pericolo e a rinchiudere i vampiri superstiti in apposite riserve.
A quel punto però non sono più utili alla società e provano a riciclarsi in attività normali.

Questo è il prologo perchè la storia comincia col mondo già in questa situazione ed un nuovo pericolo vampiresco probabilmente alle porte, sebbene la Chiesa neghi il problema e dovranno essere due dei preti a riorganizzarsi (aiutati da uno sceriffo) per riconminciare la lotta, partendo dal salvataggio della giovane Lucy (chiaro e unico richiamo al Dracula di Bram Stoker).

L’inizio, come probabilmente sapete, è a disegni animati, è splendido e serve a riassumere gli eventi che hanno portato alla situazione presente.
Personalmente mi sembra la cosa meglio riuscita del film, abbinata all’ambientazione fantascientifica che si ispira alla Torre Nera di Stephen King.
Un mondo desolato, con solo poche città funzionanti nel deserto e piccoli agglomerati di disperati.
Grandi tecnologie si integrano malamente con un’ambientazione da vecchio West che ritorna anche nell’abbigliamento di alcuni dei protagonisti.

Priest – arriva un treno carico, carico di… vampiri

Chiaro l’intento polemico dell’autore nei confronti della Chiesa.
Il continuo richiamo al motto “Se tradisci la Chiesa, tradisci Dio” non ha bisogno di ulteriori commenti.

Buoni i vampiri, mostri che vivono nel sottosuolo ormai completamente ciechi, più bestie che eleganti signori.

Come avete visto vi ho parlato più dell’ambientazione, dell’idea, del contorno che non della vicenda vera e propria, che mi sembra il punto più debole della faccenda.
Lucy viene rapita e un prete, una pretessa e uno sceriffo partono alla sua ricerca contravvenendo gli ordini della Chiesa padrona.
Niente di nuovo.

Curiosità.
Il richiamo al western è evidente anche in uno dei duelli finali, rappresentato per pochi istanti con le inquadrature classiche del duello alla Sergio Leone.

I protagonisti?
Paul Bettany è algido e funzionale, Cam Gigandet mi da l’idea di essere un po’ fuori ruolo, Maggie Q è quella che fa la figura migliore, Lily Collins è giovane e bella ma non è che abbia un vero e proprio ruolo…


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