Visto in DVD.
Meraviglioso thriller di Hitchcock tutto all'insegna dei colpi di scena che si susseguono fino alla fine e contemporaneamente il film si dedica all'arte della disperazione, con personaggi perduti ed impauriti (alcuni) già condannati alla morte.
Al di la della precisa regia di Hitchcock (che si complica la vita girando sempre nello stesso limitatissimo spazio fino alla fine, e riuscendo comunque a tenere desta l'attenzione; anche utilizzando piccoli dettagli ricorrenti, come i tatuaggi sul petto o la scarpa) il film si avvale di una sceneggiatura impeccabile che costruisce fin da subito dei personaggi monolitici (su tutti Tallulah Bankhead) e li fa agire nel modo più rigoroso in una situazione al limite. Continue le discussioni, gli scontri e giudizi spicci, tutti catalizzati dalla presenza del nemico a bordo; la trama si dipana con un susseguirsi di dilemmi morali sul da farsi per salvarsi la vita e sul da farsi con il prigioniero... prigioniero che si dimostra presto decisamente superiore agli altri personaggi e che da vittima in balia del gruppo diventerà lui il secondino e gli altri i suoi prigionieri (prigionieri delle sue capacità e della sua previdenza...oltre che dei suoi inganni).
Sulla barca viene ritratto un microcosmo dove i rapporti di forza sono in continuo rinnovamento; dove a governare è il fascino più che la capacità e dove può esistere la pietà, ma anche la rabbia e la vendetta.
Un film potente ed inaspettato.