Ma io è un' altra l'italia che voglio ricordare: quella di Peppino Impastato, ucciso 35 anni fa dalla Mafia. Per questo, ho aspettato oggi per parlarvi dei Cento Passi, splendido film di Marco Tullio Giordana.
Cento passi, perchè tanto distava la casa della famiglia (mafiosa) di questo giovane giornalista da quella di Tano Badalamenti, boss mafioso. Cento passi, e un mondo intero. Perchè di fronte a certe cose, nemmeno i condizionamenti familiari possono, per fortuna. Così Peppino disse quello che nessuno diceva, ad alta voce. Rompendo i legami con il padre, che a volte sono meno importanti di quelli con sè stessi.E venne ucciso. La mafia uccide (anche) quando si è lasciati soli: beffa delle beffe, pochi giorni dopo la sua morte fu elettoal Consiglio Comunale - dove si era candidato con Democrazia Proletaria. Da morto, non era più solo.Nel film, splendido, tutto questo è raccontato molto bene e Impastato è interpretato da Luigi Lo Cascio. Guardatelo, se non l'avete mai visto. E riguardatelo, se l'avete visto: ogni tanto c'è bisogno di ricordarsi che non è vero che non vale la pena di essere onesti.
Abbiamo tutti i nostri cento passi. Tutti. Tutti abbiamo conosciuto qualcuno che fa qualcosa che non si dovrebbe/potrebbe e abbiamo taciuto. Tutti abbiamo un debito enorme con chi invece ha provato a insegnarci a non tacere.
Non abbiamo ancora imparato, Peppino, ma alcuni di noi non hanno smesso di provarci.