Prima l'uovo e poi la gallina

Creato il 10 aprile 2012 da Bussola
In situazioni di forte stress Bussola trova gratificante, svuotante,appagante, e liberatorio mettersi apasticciare in cucina.
Per nulla scoraggiata dal fatto che fosse la vigilia diPasqua ha trascinato Fab nel supermercato e poi in un negozio specializzato perarticoli da pasticceria. Ha motivato quindi il suo impeto furioso con unaimpellente necessità di preparare un uovo di Pasqua per i nipoti.
Per rendere ancora più svuotante e liberatoria l’operaculinaria ha deciso di non fermarsi alla preparazione dell’uovo secondocanonica procedura ma di abbellire la stoica impresa decorando il tutto con pasta di zucchero.Pertanto pur continuando a nutrire una forte diffidenza perquella pasta colorata e stucchevole, ha deciso di chiudere un occhio e di darlibero sfogo a quella Bussola creativa e disperata, utilizzando quell’intrugliodi dubbia origine.
Fab dal canto suo essendo a sua volta chiuso sotto scacco dalgrillologorroico che lo rimbecillisce con il discorso di cambiare lavoro, ha pensato in un’ondata di inaudita generosità di aiutareBussola nell’ impresa, pur di allontanarsi dagli sproloqui del grillo.
I due hanno passato l’intero sabato notte a fonderecioccolato, a colarlo sullo stampo, ad aspettare che si solidificasse, e astaccarlo. Si sono meravigliati come due bambini quando la prima metà dell’uovoè scivolata dal calco, perfetta come mai se lo sarebbero immaginato.
Motivati dalla cosa, e carichi di entusiasmi hanno replicatole operazioni per la seconda metà dell’uovo.
Ormai però la stanchezza iniziavaa calare e la pazienza di aspettare andava scemando. Il primo tentativo di questa parte ha prodotto una metà diuovo con una grossa incrinatura. I due hanno deciso quindi di rifondere iltutto e riprovare.
Il secondo tentativo ha prodotto una metà di uovo completamenteadesa allo stampo che per nulla voleva staccarsi. Hanno deciso quindi distaccarla con la forza a suon di cucchiaiate e di imprecazioni. Il terzo ed ultimo tentativo haportato a colare il cioccolato e lasciarlo solidificare la notte, raccomandandolo alle preghiere di San Perugina.
I due sono quindi andati a letto completamente scoraggiati,frustrati oltre che per quanto avevano già a carico anche per i nuovi fallimenti culinari. Completamente bulimici di cioccolato sono quindi crollati inermi sul letto.
La mattina di Pasqua i nostri eroi hanno messo la svegliaalle sei per non lasciar incompiuta l’opera. Il mattino ha portato nuoveenergie e si è dato quindi il giusto compimento a quanto iniziato.
Durante il pranzo di Pasqua l’uovo è stato ammirato dai grandi masnobbato dai piccoli, perché ciò che rende un uovo speciale per un bambino nonè una bella forma ma una bella sorpresa, e quei due cretini di Bussola e Fab sierano dimenticati la cosa più importante!

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