Prima vs seconda. Chiamatemi pure Bastian (contrario).

Creato il 07 luglio 2014 da Verdeacqua @verde_acqua

Il confronto è una di quelle cose naturali a cui siamo perennemente abituati e quindi allenati.
Confrontiamo tutto, prezzi, prodotti, idee, luoghi, fidanzati, estati, viaggi, sensazioni.
Figli.
Il confronto fra fratelli non andrebbe fatto visto che passiamo molto tempo a cercare di insegnare a quegli stessi figli il valore della diversità e dell'unicità. Però si fa, alla grande e continuamente.
Confrontiamo, paragoniamo, confrontiamo, paragoniamo.
Non c'è niente di male, è inevitabile. E spesso necessario. Per provare a capirci qualcosa.
E se tuo figlio fisicamente è ancora senza sorella quello che si può fare aspettando è confrontare le gravidanze.
Così posso avere l'ennesima conferma che sono fatta al contrario di quello che è la norma.
Solitamente la prima gravidanza, essendo una cosa mai provata prima, porta la futura mamma a documentarsi tanto, a fare attenzione a tutto quello che mangia, beve, fa. Si seguono corsi, si leggono libri e articoli sull'argomento, si riposa tanto e si è totalmente concentrati su quella pancia che cresce.
La seconda è di solito molto meno seguita, essendoci spesso il frutto della prima a occupare molto del tempo che prima era libero.
Bene, nel mio caso non è proprio così.
La mia prima gravidanza è stato un fulmine a ciel sereno. E la sensazione che la natura sapesse il fatto suo e che avrebbe fatto un buon lavoro senza che io impazzissi è stata la costante di quei nove mesi. Non lavavo tutto tutto come si deve, un panino al prosciutto crudo, ma sì dai cosa vuoi che succeda?!, uscivo fino a tardi, non mi riempivo di creme anti smagliature, non prendevo sempre sempre tutte le vitamine che avrei dovuto, non studiavo molto sull'argomento, convinta (povera illusa) che anche dopo la natura mi avrebbe guidato, ho traslocato e spostato mobili e scatoloni senza nessuno scrupolo, non avevo nausee, non mi curavo dei molti chili in più che stavo prendendo, non riposavo quando avrei dovuto, se non la domenica mattina come era sempre stato. Perchè andavo a ballare. Ah, bei tempi.
Questa seconda gravidanza invece è stata tanto, ma proprio tanto cercata.
Tre anni sono tanti quando devi aspettare. Tre anni sono troppi quando il mondo ti dice non pensarci.
E poi la natura sa rilevarsi davvero malvagia. E poi buona di nuovo.
E adesso sono peggio della miglior donna incinta del mondo. Non mangio nulla che non sia stato disinfettato con cura, non passano due ore senza che mi lavi le mani, non tocco la gatta da mesi anche se so che non è accarezzandola che mi prendo la toxoplasmosi, mi spalmo e rispalmo di creme nell'ordine: antismagliature, antimacchia anche se devo dire che questo giro la mia faccia davvero sembra un campo di battaglia, solari ad altissime protezioni, tutte rigorosamente naturali, niente alcol, nè parabeni ecc. Mi sono informata molto su tutte queste cose, ho messo un cuscino sotto il materasso per aiutare la circolazione, bevo litri di acqua, mangio per due comunque, piccina Lei va nutrita, non c'è spesa al mercato senza carrellino, non faccio nessuno sforzo, non metto le ballerine, conto i movimenti, ne osservo la tipologia, mi informo da Santo Google quando ho un dubbio. Ho un sacco di dubbi. E l'elenco delle cose da manuale che non faccio potrebbe essere molto lungo, ma mi sto annoiando a scriverlo pensate a leggerlo.
Rimane il fatto che per il resto del mondo questa è la seconda gravidanza, mica un evento così eccezionale come il primo, Lui compreso. Non è sempre lì a sentire la sua creatura che nuota dentro di me, non è così attento a cosa faccio, come la faccio, non è un complimento continuo su quanto la gravidanza e i suoi chili mi stiano bene, non mi tiene per mano sempre sempre, anzi mi fa notare che sì in effetti cammini proprio un pò troppo lentamente.
Ancora dieci settimane. E poi la vera nuova avventura sarà qui. E anche la leggerezza. E la stanchezza vera.
E il sushi.
Dai dai dai.

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