Capitolo spese. “E’ dai comportamenti quotidiani che si misura la credibilità”, chiosa Buzzi, riferendosi all’apparizione su siti e pagine di giornali della bionda dagli occhiali rossi: “Il tutto per una spesa di circa 2 mila euro, che è quasi l’intero budget (2500 euro) a disposizione di ogni candidato”, dice lui, “E poi ci sono affitti di teatri, pranzi, stampe…”
Buzzi ricorda di aver ricevuto una telefonata (da quale dei collaboratori della sfidante?) che bloccava il suo di banner su un portale on line, quando la campagna non era ancora iniziata, perché contro il regolamento delle Primarie. “I casi sono due: o si ritiene di poter infrangere le regole perché si è protervi al punto da non ritenere di doverle rispettare o ci si circonda di collaboratori fuori controllo che ritengono, loro, di poter essere così impuniti da non rispettarle. In entrambi i casi non mi sembra che si possa far finta di niente”. Per ora dai portavoce di Rita Rossa, nessun commento.