Primarie Usa, Partito Repubblicano: a Houston Marco Rubio e Ted Cruz contro Trump

Creato il 26 febbraio 2016 da Stivalepensante @StivalePensante

Contro il superfavorito Donald Trump è stato fuoco incrociato al dibattito di Houston tra candidati repubblicani in corsa per la Casa Bianca, l’ultimo prima delle importanti primarie del Supermartedì. Marco Rubio e Ted Cruz hanno unito le forze contro il miliardario, posizionato non a caso tra i due e, naturalmente, al centro delle scena.

(Foto di repertorio – theblaze.com)

Primarie Usa, Partito Repubblicano: a Houston Marco Rubio e Ted Cruz contro Trump. ”Tu sei l’unico su questo palco ad essere stato multato per aver assunto immigrati illegali”, ha subito attaccato Rubio. Trump, che ha ripetutamente rilanciato la promessa di costruire un muro, sempre più alto, al confine con il Messico, ha tentato di difendersi con una un battuta. “Io ho assunto decine di migliaia di persone mentre voi – ha detto – non avete mai assunto nessuno”. Ma Rubio non ha mollato la presa, non solo scherzando sul fatto che probabilmente assumerebbe clandestini per costruire il muro ma anche mettendo in discussione le sue abilità imprenditoriali. “Se non avesse ereditato 200 milioni di dollari sapete dove sarebbe ora Donald Trump? A vendere orologi a Manhattan”, ha dichiarato Rubio, sfoggiando un’inedita aggressività. Cruz non si è lasciato sfuggire l’occasione di infliggere un altro duro colpo al rivale in pole position. “E’ dal 2013 che mi batto per far approvare una riforma della legge sull’immigrazione – ha detto il senatore del Texas – e per offrire agli immigrati senza documenti un sentiero legale verso la cittadinanza. In tutto questo tempo Donald Trump dove era?… Al Celebrity Apprentice”, il reality show portato al successo proprio dal magnate del Real Estate. Tra il pubblico in sala è scoppiata una risata.

Trump ha dunque accusato Cruz di essere impopolare, anche tra i suoi colleghi senatori. “Non piaci a nessuno, dovresti vergognarti”, ha sentenziato. Cruz ha colto la palla al balzo per ribadire di non piacere all’establishment di Washington perchè lui lavora per la gente e così Trump non ha potuto che dargli del Robin Hood prima di finire di nuovo sotto tiro perchè incapace di presentare un piano sulla sanità che possa sostituire l’Obamacare. “Qual è il tuo piano? Dici sempre le stesse quattro cose – ha rincarato Rubio – e cioè che tutti sono stupidi, che renderai l’America di nuovo grande, che vincerai, vincerai, vincerari e che eliminerai le righe intorno agli stati”. Quanto alla richiesta di rendere pubblica la sua dichiarazione dei redditi perchè “sarebbe una bomba”, almeno secondo l’ex candidato alla presidenza degli Stati Uniti, Trump ha detto di non poterlo fare perché è sotto accertamento. “E’ ingiusto – ha tenuto a precisare – ma ogni anno mi mettono sotto accertamento. La pubblicherò quando l’accertamento sarà finito”. Praticamente inesistenti, gli altri due rivali Gop rimasti in corsa, John Kasich e Ben Carson tanto che perfino Trump si è lamentato. “Perchè fate tutte le domande a me – ha detto – capisco che dovete tenere alto l’audience ma è pazzesco”. (AGI)


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