Il cous cous che ho cucinato insieme alle zucchine tonde e le mazzancolle l'avevo infatti comprato esattamente un anno fa, durante un viaggio, in Tunisia.
Ed è stato girovagando nel mercato comunale tra una miriade di spezie, leccornie di datteri e frutta secca che una signora anziana (con cui ci capivamo a stento visto il mio arabo e il suo francese) mi ha invitata a guardare nei suoi sacchi colmi.
In principio non c'ero arrivata subito a cosa mi stesse offrendo e poi, con mano, ho toccato quei grani dorati e guardandola ho subito detto ad alta voce "cous-cous" e lei mi ha sorriso e ha ripetuto "cous-cous", scandendo bene le parole.
Usare quel cous cous oggi mi fa ripensare alla Tunisia, luogo in cui è iniziata la Primavera Araba il gennaio scorso e che ha contagiato in poco tempo altre zone del Maghreb come Libia, Marocco e poi ancora Egitto, Siria, Yemen etc... e a tutti questi movimenti rivoluzionari che modificano e modificheranno interessi politici ed economici, hanno ripercussioni anche sulle nostre vite attraverso l'immigrazione e i mercati del petrolio (penso agli accordi Libia-Italia) e che per la gente comune (noi tutti, compresi i paesi coinvolti!) hanno sicuramente un sapore fortemente popolare, visto come alcuni hanno avuto inizio.
I social network, internet, sono stati il legante di alcuni movimenti e la spinta a scendere nelle piazze. Un barlume di democrazia proveniente dal basso ? Forse sì.
E chissà se anche la signora che mi ha venduto il cuscus è scesa in piazza o se i suoi nipoti sono tra i ragazzi che hanno scritto "libertè" su feisbuk, chiedendo lavoro e attenzione ad un governo troppo autocratico.
Sarà l'ètà, le persone che mi stanno intorno, il tenersi sempre più informati attraverso varie fonti (e ormai la tv è superata!) o l'averli visitati o viverci in questi Paesi.... ma sono tutti movimenti che vivo con una coscienza che non ricordo di aver mai vissuto prima e per nessun altro.
E così il viaggio che faccio con il mio kuskusu tunisino è come un boumerang temporale che mi lancia tra i valori che esso racchiude nei suoi grani di semola, De Amicis arrivò a definirlo il “piatto di principi e di popolo" , per riportami alla sua terra di origine che sta oggi cercando di ri-appropriarsene (di quei valori intendo!). E su come si mangia tradizionalmente utilizzando sempre e solo le mani e sia offerto solo a coloro che vengono considerati parte della comunità. E' versatile come ingrediente, sarà per questo che è considerato dei principi e dei popoli e io lo amo particolarmente con le verdure ed il pesce. Quindi ho pensato che accostato con altri due ingredienti sarebbe stato un piatto più che signorile oltre che veloce.
"I novelli sposi dei popoli del Maghreb in occasione dei grandi banchetti nuziali ricevono come pietanza simbolica di conclusione il “cuscus permesso”, che li autorizza alle follie della prima notte, purché ne conservino un po’ da offrire ai poveri."(cit.)
Ingredienti per le Zucchine tonde ripiene di cous cous alle mazzancolle (x4pers.)
4 Zucchine tonde
8/10 cucch. di Cous Cous (di solito conto 2 a persona ma dipenderà anche dalla grandezza delle zucchine)
300gr di Mazzancolle fresche
1/2 Bicchiere di vino bianco secco o brandy (se vi piace)
1 Spicchio d'aglio
1/2 cucch.ino di curry
Sale e pepe qb
Olio Extravergine di oliva qb
In una pentola media mettere dell'acqua, portare ad ebollizione e salarla. Lavare e svuotare (tenere da parte il contenuto) le zucchine lasciandole spesse almeno 1 cm e 1/2 per formare quelli che saranno i contenitori del nostro cous cous. Quando l'acqua bolle fare cuocere le zucchine insieme al loro tappo (sarà solo decorativo).
Per il sugo: in un padella soffriggere lo spicchio d'aglio in camicia e una volta pronto eliminarlo. Aggiungere il contenuto delle zucchine, sminuzzato e le mazzancolle precedentemente lavate, sgusciate e divise dalla teste. (A questo punto io aggiungo anche le teste che poi a fine cottura elimino definitivamente perchè sono molto utili per rafforzare il sapore del pesce ma c'è ben poco da mangiare!). Aggiustare di sale e pepe e aggiungere il curry. Alzare la fiamma e bagnare con il vino/brandy che lasceremo evaporare. Cuocere a fuoco medio per 10/15 minuti. Eliminare le teste e frullare parte del sugo (polpa e qualche coda di mazzancolle) avendo cura di lasciare da parte le code per la decorazione e qualche coda da tagliare a tocchetti e unire al cous cous. Otterrete una crema leggermente rosa.
Quando il cous cous sarà pronto, sgranarlo con un cucchiaio di legno e mescolarlo alla crema e ai pezzetti di code che vi sono avanzati, poi resta solo da riempire le zucchine e decorare con una coda. E' un piatto che si serve bene freddo.
PS: Certo che credo che il fenomeno della democratizzazione di alcuni di questi Paesi sarà lungo e difficile da raggiungere e, non per tutti sfocerà in qualcosa di simile se non un regime. Sarebbe auspicabile che ci sia un disegno e un programma dietro questi movimenti ma non sembra sia così per molti. Vedremo.
E chissà che anche sul nostro "bel Paese" non stia soffiando vento di cambiamento visto quello che accade in alcune grandi città come Milano o Napoli. E a prescindere da quale sia il colore politico magari si potrebbe pensare che le radici di questo vento, anche qui, per una volta nn soffino dall'alto ma dal basso.
Vedremo cosa accadrà...
The Arab revolt of this Arab spring has five characteristics: it is anti-autocratic, anti-cleptocratic, anti-imperialist, for youth, for women. (J.Galtung)