Quanto ad attività artistiche non abbiamo fatto molto per parecchio tempo, purtroppo. Forse perché la piccola ha cominciato a dormire sempre meno, com’è fisiologico, e i nostri momenti a due si sono ridotti. E la piccola non stava al tavolo con noi, e non c’era verso di sedersi in pace a creare qualcosa. E poi è successo. È successo che la piccola ha cominciato a tenere in mano la matita, il pennello, a capire cos’era disegnare. E allora siamo tornati a sederci al tavolo, questa volta in tre. With 1 cup flour, 1 cup salt and water, you can make salt dough. It is completely safe for the kids, and can be painted before or after drying with watercolours. In alternative, you can use acrylic or, for the youngest, food colouring. Dry figures are perfect for playing inside or outside. You can dry them in the oven (for sometime at a low temperature) or just by leaving them outside for one night, or more. You might need to turn them while they’re drying.
E poi è tornato il sole, e col sole la voglia di fare. Certo, il piccolo ha dovuto un po’ insistere, perché mamma ci ha messo un po’ di più a uscire dal torpore. I bambini sono sempre qualche passettino avanti rispetto a noi… Insomma, quel giorno non c’era verso, ha voluto la pasta di pane, voleva fare la pizza. Noi la facciamo semplicissima, con acqua, sale e farina, bastano pochi minuti. La piccola era irrequieta, e non avevo il tempo di usare del colorante alimentare, così l’ho lasciata al naturale.
Mi sono resa conto subito che qualcosa era cambiato, certo dovevo intuirlo dai suoi disegni… per la prima volta il piccolo cercava di fare delle figure, gli piaceva che gli mostrassi come farle per poi imitarmi: tante palline per un bruco, una striscia di pasta per il serpente, che arrotolata diventa una lumaca…
Presa dall’entusiasmo ho tirato fuori gli acquarelli. Adoro gli acquarelli per dipingere la pasta di pane, perché il colore si sfuma espandendosi, fa un bellissimo effetto. E così il piccolo ha dipinto lumache e bruchi, scegliendo da solo i colori, mentre la piccola dipingeva. Per non essere da meno si è messa a prendere da sola il colore dalla vaschetta…
La mattina dopo, li aspettava una sorpresa. Avevo lasciato le figure nel forno caldo dopo aver cotto la cena, e gli animaletti erano diventati solidi. Li abbiamo portati in giardino (proprio come aveva fatto Tatiana) e ci abbiamo giocato finché il sole e l’acqua che schizzavamo giocando non li hanno sciolti… poco male, mi sa che ricominceremo presto! Un consiglio: se state partendo potete portarvi dietro farina e sale già mischiati, come ha fatto Cartacanta di Accidentaccio…
Ps: per chi ancora non se ne fosse accorto, è in corso per tre settimane qui su Mammabook un giveaway un po’ folle… dovete indovinare a cosa servono dei mostriciattoli che ho creato, e potete tirare a indovinare quanto volete! Piano piano arriveranno degli indizi sulla pagina Facebook di Mammabook. Buon divertimento!