Come prevedibile, il nuovo video di Lady GaGa “Alejandro” si è abbattuto come una bufera all’interno del panorama pop mondiale, scatenando i pareri più contrastanti anche fra le popstar oltre che fra i fans. Pochi minuti dopo l’uscita del video su Youtube, Katy Perry attraverso Twitter ha velatamente accusato GaGa di utilizzare la blasfemia per fare spettacolo. Di parere completamente opposto Adam Lambert che ha invece apprezzato la nuova fatica di Gagaloo. Popjustice, sito specializzato in musica, sempre attraverso Twitter ha scritto:
Se la gente prendesse più seriamente i video di Lady GaGa, il mondo sarebbe un posto leggermente migliore
Anche le reazioni dei fans sono state diverse. C’è chi considera il nuovo video un capolavoro e chi lo definisce invece troppo confuso, eremetico e non al livello dei lavori precedenti della cantante. Se lo scopo della collaborazione tra GaGa e Steven Klein era quello di destabilizzare e far discutere, allora i due artisti più visionari degli ultimi anni sono riusciti nel loro intento. Ecco qui alcune reazioni della stampa italiana:
TgCom: Immagini in bianco e nero dove fra scene di sesso e riti religiosi campeggia il rosso, colore della passione e del sangue. Il nuovo video di Lady GaGa “Alejandro“ è un vero e proprio cortometraggio visionario. Quasi nove minuti diretti dal fotografo di moda Steven Klein in cui la star sfoggia il lato blasfemo. Prima travestita da suora ingoia un rosario e poi da vescovo si intrattiene in scene hot con i seminudi ballerini. Polemiche in agguato. [leggi qui]
Gay.tv: Lady Gaga è Giovanna D’Arco, profeta di un Dio con il rosario in bocca, l’anticristo nato da una catena di perle nere. E’ il mondo post-nazista del sesso apocalittico: è il peccato, è lo stupro di una suora che ripete il nome del suo Alejandro come fosse quello di Cristo. E’ blasfemia pura vestita di pelle, è umiliazione in processione. Lady Gaga è Dio, Lady Gaga è gay. E’ sottomissione sul letto di ferro battuto, lacci di pelle, lenzuola bianche e testiera nera. Il latex, i guinzagli, la dominazione, le calze rotte; Lady Gaga sta sopra e sta sotto, è l’attivo e il passivo. Non c’è immaginario gay, né omaggio, non è un tributo: Gaga E’ l’immaginario gay. [leggi qui]