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Primera División Argentina: Estudiantes puntero, disfatta per River e Boca, ingrana il San Lorenzo

Creato il 21 febbraio 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste

I Mondiali in Brasile incombono e costringono le federazioni sudamericane a comprimere i loro calendari. Per questo motivo in Argentina si è già assistito al primo turno infrasettimanale (corrispondente alla terza giornata) che, tra turnover e stanchezza, non ci ha risparmiato le solite gradite sorprese. Il Racing cade sotto i colpi del Tigre, il River viene rimontato in casa dal Godoy Cruz mentre il Boca riceve un sonoro schiaffo dal Rafaela. Pari tra Belgrano e Newell’s. Il Vélez schiaccia l’All Boys. Successo esterno del San Lorenzo sull’Argentinos e soprattutto terza vittoria consecutiva per l’Estudiantes di Verón che si conferma leader della classifica.
Non c’è un attimo di sosta: nel weekend subito al via la quarta giornata.

 

Terzo ruggito del León - L’Estudiantes, come un leone che si rispetti, attende sornione per gran parte della partita e nei momenti più opportuni, azzanna l’avversario e lo finisce. Solidità, cinismo e spietatezza sono state fin qui le caratteristiche che hanno elevato il Pincha al primo posto, in solitario, della classifica. A farne le spese, questa volta, è il Lanús dei Barros Schelotto che, chiamato al compito di riconfermarsi dopo un 2013 eccezionale, sta clamorosamente fallendo. Le pressioni sono certamente aumentate ma il Granate finora ha sempre steccato l’approccio alla partita e la lentezza di manovra non aiuta ad imbastire le classiche combinazioni rapide del reparto offensivo. Un Guido Carrillo in formato rapace d’area di rigore stende, dunque, il Lanús e rende inutile il bel pareggio di Santiago Silva allo scadere della prima frazione. La formazione allenata da Pellegrino sogna in grande e ricordiamo che questo sarà l’ultimo semestre per Juan Sebastián Verón. “Hic sunt leones”. A buon intenditor…

Un River Mudomental - Quando i Millonarios se la passano male, in questo caso tra le mura amiche, i tifosi avversari sono soliti divertirsi storpiando il nome dello stadio di Buenos Aires. Ed è così che il Monumental diventa Mudomental (da “mudo” che in spagnolo signica muto) per risaltare il silenzio che riempie le gradinate dopo le batoste casalinghe. Questo, in sostanza, è l’effetto provocato dal gol di Julio Rodríguez a trenta secondi dalla fine. Nel complesso il Godoy Cruz – aiutato ovviamente dalla dubbia espulsione di Balanta – ha meritato la vittoria perché ha saputo sfruttare la presunzione e la leggerezza con le quali il River ha affrontato questa partita. Dopo il vantaggio di Cavenaghi sembrava tutto semplice. Passano solamente sei minuti e il Tomba pareggia con Grimi grazie a un bello schema da calcio d’angolo. Al 93°, come detto, il gol della rimonta definitiva zittisce lo stadio. Il Godoy Cruz, ora, si trova in terz’ultima posizione nel promedio avendo scavalcato Argentinos e Quilmes. Per il River si tratta dell’ennesima falsa partenza.

Crema nociva - L’Atlético Rafaela di Jorge Burruchaga continua a stupire in questo avvio di campionato. Dopo aver rifilato uno strabiliante 3-0 al Lanús, è il turno del Boca Juniors. La Crema nuoce gravemente alla salute ed Erramuspe di testa condanna gli Xeneizes alla sconfitta. Bianchi non riesce a trovare l’assetto consono alla rosa: alla prima partita ufficiale ha immediatamente accantonato il progetto 4-2-3-1 (che aveva offerto prestazioni alquanto scadenti durante il precampionato) passando a un più classico 4-4-2. Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Il Boca non propone gioco e si ritrova penultimo con un solo punticino. La Crema, invece, è sorprendentemente seconda alle spalle dell’Estudiantes.

Il San Lorenzo c’è - L’avvio di semestre del San Lorenzo aveva preoccupato un po’ tutti. Che si sia inceppato il motore? Bauza sarà in grado di ripararlo? In Argentina già si domandavano se il Ciclón avrebbe retto i ritmi di un calendario a dir poco intasato. Bene, la risposta è prontamente arrivata. Vittoria di misura in casa contro il Racing e successo esterno alla Paternal contro l’Argentinos. Un’ottima azione orchestrata da Correa e rifinita dal capitano, il Pipi Romagnoli, sblocca l’incontro. Nella ripresa Matos chiude i conti. Riparte, dunque, il San Lorenzo dopo la brusca frenata in quel di Bahía Blanca. In casa Bicho, invece, l’entusiasmo portato dal ritorno del duo Borghi-Pisculichi sembra essere già svanito. L’ultimo posto nel promedio, ora, è pura realtà.

Un Canuto fuori dal Cilindro - Bello il Racing. Ambizioso il Racing. Entusiasmo ad Avellaneda. Le sensazioni che accompagnano, ultimamente, l’ambiente dell’Academia sono sempre positive. Ma l’energia positiva viene prontamente spazzata via dai risultati negativi. Il Tigre, unica squadra che mantiene ancora la porta imbattuta, si dimostra nuovamente una compagine da non sottovalutare. Dopo pochi minuti il Tigre scorge il varco giusto e va a caccia. I giovani calciatori del Racing non resistono all’agguato e cadono tramortiti. È Canuto, sugli sviluppo di un corner, ad estrarre dal Cilindro il graffio decisivo. Il Racing, in seguito allo svantaggio, riesce a produrre gioco e occasioni ma il Tigre è restio nel dividere la posta in palio e marca prepotentemente il proprio territorio. 1-0 esterno e via all’inseguimento della prossima preda.

La Lepra ammalata - Il Newell’s si è perso per strada. Le numerose battaglie dell’anno passato lo hanno indebolito. Guerrieri come Scocco e Vergini hanno abbandonato. È arrivato Banega ma, per ora, non basta. La Lepra si è ammalata. Non vede più la porta. I gol sembrano diventati un orizzonte troppo lontano da raggiungere. Nonostante ciò il Newell’s era riuscito a passare in vantaggio in casa del Belgrano grazie a un rigore conquistato e trasformato da Maxi Rodríguez. Qualche minuto più tardi la sentenza definitiva: autorete di Heinze che, nel tentativo di liberare la propria area, di testa, trafigge Guzmán. 1-1 e dodicesima partita consecutiva senza vittoria per gli uomini di Berti. Il Belgrano mantiene la propria imbattibilità e si staglia a metà classifica.

E alla terza giornata risorge… - L’Arsenal ha ripreso vita. È rinsavito. Ha rimarginato le ferite delle prime partite e, più deciso che mai, infligge una pesante sconfitta a domicilio all’Olimpo che, non più tardi di dieci giorni fa, aveva massacrato il San Lorenzo, ultimo campione d’Argentina. Furch e Ramiro Carrera regalano i primi tre punti al club del Viaducto.

Colón e Central alla grande - Il Sabalero agonizzante si fa trascinare dall’orgoglio. Il Quilmes di questi tempi non è certo un avversario temibile e nemmeno l’avvento del santone Caruso Lombardi può portare benefici immediati. Un destro terrificante di Graciani e un colpo di testa di Landa affondano il Cervecero che ora, all’ultimo posto della classifica e al penultimo del promedio, ha praticamente toccato il fondo.
Se la Rosario rossonera piange, la parte gialloblu, al contrario, ride e gioisce. Il giovane García aveva donato qualche barlume di speranza al Gimnasia ma il Central, spinto dal tifo incessante del Gigante de Arroyito, mostra i denti e strappa la vittoria dalle mani del Lobo. Donatti, Carrizo e Acuña gli eroi di giornata. Las Canallas, a sette punti, sono secondi solo alla capolista Estudiantes. Al Gimnasia rimane solo l’acuto casalingo ai danni del Newell’s.


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