Ieri sera sono uscita a cena con il mio Lui. Una pizza fumante in un grazioso ristorante del centro. Nel tornare a casa siamo passati di fronte alla vetrina di una libreria e mi si è aperto un mondo...c’era un cartello con scritto “ricerca personale: richiesta disponibilità immediata”. Peccato che non avessi dietro il curriculum se no mi sarei fiondata all’interno. Arrivata a casa ho iniziato a chiedermi “faccio bene o faccio male? Non è la mia libreria preferita, anche se in questi giorni davanti al negozio ci sono sempre dei simpatici cuccioli di labrador neri, e fare la commessa non è la mia massima aspirazione -per favore non fraintendetemi, fare la commessa è un gran bel lavoro e non è semplice come può sembrare ma i miei genitori hanno speso tanto per la mia laurea in comunicazione (da loro mal vista).......e vorrei riuscire a trovare lavoro nel mio campo...ormai un’impresa impossibile- però ho bisogno del cosiddetto “grano”. È deprimente eleggere come propria canzone I need a dollar. Comunque i dubbi mi hanno fatto venire il mal di testa e ho dormito come se fossi sdraiata su un materasso di pietre. Stamattina quando mi sono svegliata ho fatto la solita colazione e poi ho portato il mio cane a fare una passeggiata. Mentre camminavo chiedendomi se facevo bene a fare domanda per la libreria ecco che il mio patatone punta una labrador nera che camminava poco avanti a noi. Ovviamente fanno subito amicizia e io chiacchiero col padrone che mi dice che la sua amica scodinzolante ha appena fatto i cuccioli. Faccio subito due più due collegando i cuccioli di labrador che avevo visto davanti la libreria a lui...infatti sono suoi! Quindi lui è il proprietario della libreria. Forse sono stata sciocca a non dirgli che di li a poco avrei portato il mio curriculum proprio nella sua libreria però ho voluto credere che fosse un segno del destino. A mezzogiorno ho sfidato il caldo e sono andata a consegnare il mio cv, sudata come non mai e nella speranza che non si notassero le pezze di sudore (che schifo bleah). Ora non mi resta che aspettare...
Eccomi qua, è partita ufficialmente la ricerca di un lavoro!
Ieri sera sono uscita a cena con il mio Lui. Una pizza fumante in un grazioso ristorante del centro. Nel tornare a casa siamo passati di fronte alla vetrina di una libreria e mi si è aperto un mondo...c’era un cartello con scritto “ricerca personale: richiesta disponibilità immediata”. Peccato che non avessi dietro il curriculum se no mi sarei fiondata all’interno. Arrivata a casa ho iniziato a chiedermi “faccio bene o faccio male? Non è la mia libreria preferita, anche se in questi giorni davanti al negozio ci sono sempre dei simpatici cuccioli di labrador neri, e fare la commessa non è la mia massima aspirazione -per favore non fraintendetemi, fare la commessa è un gran bel lavoro e non è semplice come può sembrare ma i miei genitori hanno speso tanto per la mia laurea in comunicazione (da loro mal vista).......e vorrei riuscire a trovare lavoro nel mio campo...ormai un’impresa impossibile- però ho bisogno del cosiddetto “grano”. È deprimente eleggere come propria canzone I need a dollar. Comunque i dubbi mi hanno fatto venire il mal di testa e ho dormito come se fossi sdraiata su un materasso di pietre. Stamattina quando mi sono svegliata ho fatto la solita colazione e poi ho portato il mio cane a fare una passeggiata. Mentre camminavo chiedendomi se facevo bene a fare domanda per la libreria ecco che il mio patatone punta una labrador nera che camminava poco avanti a noi. Ovviamente fanno subito amicizia e io chiacchiero col padrone che mi dice che la sua amica scodinzolante ha appena fatto i cuccioli. Faccio subito due più due collegando i cuccioli di labrador che avevo visto davanti la libreria a lui...infatti sono suoi! Quindi lui è il proprietario della libreria. Forse sono stata sciocca a non dirgli che di li a poco avrei portato il mio curriculum proprio nella sua libreria però ho voluto credere che fosse un segno del destino. A mezzogiorno ho sfidato il caldo e sono andata a consegnare il mio cv, sudata come non mai e nella speranza che non si notassero le pezze di sudore (che schifo bleah). Ora non mi resta che aspettare...
Ieri sera sono uscita a cena con il mio Lui. Una pizza fumante in un grazioso ristorante del centro. Nel tornare a casa siamo passati di fronte alla vetrina di una libreria e mi si è aperto un mondo...c’era un cartello con scritto “ricerca personale: richiesta disponibilità immediata”. Peccato che non avessi dietro il curriculum se no mi sarei fiondata all’interno. Arrivata a casa ho iniziato a chiedermi “faccio bene o faccio male? Non è la mia libreria preferita, anche se in questi giorni davanti al negozio ci sono sempre dei simpatici cuccioli di labrador neri, e fare la commessa non è la mia massima aspirazione -per favore non fraintendetemi, fare la commessa è un gran bel lavoro e non è semplice come può sembrare ma i miei genitori hanno speso tanto per la mia laurea in comunicazione (da loro mal vista).......e vorrei riuscire a trovare lavoro nel mio campo...ormai un’impresa impossibile- però ho bisogno del cosiddetto “grano”. È deprimente eleggere come propria canzone I need a dollar. Comunque i dubbi mi hanno fatto venire il mal di testa e ho dormito come se fossi sdraiata su un materasso di pietre. Stamattina quando mi sono svegliata ho fatto la solita colazione e poi ho portato il mio cane a fare una passeggiata. Mentre camminavo chiedendomi se facevo bene a fare domanda per la libreria ecco che il mio patatone punta una labrador nera che camminava poco avanti a noi. Ovviamente fanno subito amicizia e io chiacchiero col padrone che mi dice che la sua amica scodinzolante ha appena fatto i cuccioli. Faccio subito due più due collegando i cuccioli di labrador che avevo visto davanti la libreria a lui...infatti sono suoi! Quindi lui è il proprietario della libreria. Forse sono stata sciocca a non dirgli che di li a poco avrei portato il mio curriculum proprio nella sua libreria però ho voluto credere che fosse un segno del destino. A mezzogiorno ho sfidato il caldo e sono andata a consegnare il mio cv, sudata come non mai e nella speranza che non si notassero le pezze di sudore (che schifo bleah). Ora non mi resta che aspettare...