e d'improvviso quel che era lontano ieri
ora accade ed è già storia.
Lei pare si sia tanto divertita (ancora non cosa l'aspetta nei decenni a venire ...); fuori dal cancello rideva, dentro la scuola rideva, tornata a casa era contenta e voleva tornare a scuola.
Noi contenti per l'approccio positivo, meno per la nostra lunga, complessa e dubbiosa scelta.
Però, ad essere realisti, mia figlia parla, riconosce, scarabocchia, è curiosa, inventa storie, è proattiva, collega logicamente (+ o - ragiona ...) più di quanto ho visto fare ad altri bambini ... o, quanto meno, più di quel che si è visto dentro l'asilo in questione, peraltro popolato di soli 3 bimbi, di cui 2 molto piccoli e solo una di 2 anni, ma timida e impacciata (sempre a prima impressione ... èh).
Insomma, quella era solo la prima scuola, lunedì prossimo si ricomincia con il primo giorno nella sua seconda scuola: piena di bambini e con separazione tra bimbi piccoli (fino all'ultimo di nido) e bimbi più grandi, così che possano essere gestiti nei modi più utili alle loro specifiche esigenze ... banalmente.
E come raramente avviene si propone l'occasione di rivivere lo stesso evento; speriamo sorrida anche stavolta.
PS: vademecum per la scelta della scuola:
- accertatevi (chiedete e fate sì che vi sia risposto con numeri ...) che la scuola sia popolata dalle urla di almeno una decina di marmocchi, di cui almeno la metà dell'età del vostro prezioso pargolo
- meglio è se i bimbi fino ai due anni sono gestiti separatamente rispetto a quelli più grandi, e che ci sia abbastanza personale per farlo
- non fatevi abbindolare da metodi innovativi di 'stimolazione nervologica' (per dirla alla bambinaia di Jack Jack - Gli incredibili, Pixar), e tempi e fasi calcolate e studiate. In genere non fatevi abbindolare dalle parole, scegliete definitivamente (e solo allora pagate l'iscrizione) solo dopo aver giudicato sul campo nelle prime prove di inserimento.