Festa dei lavoratori, festa dell’ipocrisia per un lavoro che diminuisce giorno dopo giorno mentre il governo ci riempie di bugie.
Sui palchi canti balli e comizi dei “soliti” schierati, e tutto ciò non solo mi lascia perplessa ma mi disgusta addirittura, perché a fronte di disoccupati, inoccupati, esodati, pensionati al minimo, ci sono i signori sindacalisti che conoscono il lavoro (degli altri) solo per sentito dire ma che percepiscono emolumenti non indifferenti.
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